Calcio: Juve, Morata entusiasta "non potevo fare scelta migliore"
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Calcio: Juve, Morata entusiasta "non potevo fare scelta migliore"

Calcio: Juve, Morata entusiasta "non potevo fare scelta migliore"

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(AGI) - Madrid (Spagna), 19 set. - "Sono molto grato al Real,sono stati quasi otto anni in cui sono stato molto felice. Maora sono piu' felice qui". Alvaro Morata si guarda indietro enon ha rimpianti. E' vero che e' alla Juventus solo da pochimesi ma l'impatto con l'ambiente bianconero e' stato talmentepositivo che al 21enne attaccante spagnolo quasi non pare vero."Non posso stare meglio, sono felicissimo di essere qui -confessa in un'intervista a 'Marca' - La citta' mi affascina,la squadra mi ha accolto nel miglior modo possibile, e' lascelta migliore che potessi fare. Giocare nel Real e' stato unodei sogni della mia vita e ora sono alla Juventus, affrontandoun'altra grande sfida per la mia carriera. E' sempre difficilelasciare il Real, ma quando una squadra come la Juve viene acercarti e a darti la fiducia di cui hai bisogno, di piu' nonpuoi chiedere. E ora voglio ripagare questa fiducia. Avevobisogno di tornare a sentirmi importante, a prescinderedall'essere titolare o meno, avevo bisogno di sapere di poteressere utile, di poter risolvere una partita in qualsiasimomento. E alla Juve ho trovato questo". Con Allegri Morata sitrova bene ("il mister parla molto con me e si interessa dicome sto e come procede il mio inserimento") ma lo stesso valeper i compagni, a partire da Buffon. "Il primo incontro con luie' stato un grandissimo momento. Allenarsi, giocatore econdividere lo spogliatoio con Gigi e' un autentico privilegio.E' il primo a dare consigli, il primo a prendersi cura di teperche' tu stia tranquillo". E poi c'e' Llorente. "Fernando loammiravo gia' come calciatore e qui mi ha aiutato in tutto, mida' passaggio in macchina, mi dice dove andare a mangiare, dovefare la spesa. Non poteva accogliermi meglio, e' un ragazzospettacolare. Ma anche Pereyra, Asamoah, Barzagli, Chiellini,quasi tutti qualche volta mi danno un passaggio a casa dopo gliallenamenti. Lo spogliatoio e' una famiglia". Rispetto allaSpagna, "in Italia gli allenamenti sono piu' esigenti ma ne stovedendo i vantaggi, mi sento piu' veloce e piu' forte. Stoprendendo anche lezioni di italiano, un paio d'ore al giorno,ma devo lavorare di piu' sulla tattica e assimiliare imovimenti che mi chiede l'allenatore e che qui fanno tutti gliattaccanti. Il mio obiettivo per quest'anno - conclude - e'diventare piu' forte, farmi notare, essere un'opzione concretaper l'allenatore e avere un ruolo importante per la squadra".(AGI).
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