R oma - Luciano Spalletti ha tutta la stima di James Pallotta, che prima si diverte a imitarlo negli studi di Sky e poi dice: "Ha un carattere molto interessante, lavora moltissimo, piu' di qualcuno che ho conosciuto in questi anni nel mondo dello sport. Ha un grandissimo staff che lo sostiene, a dicembre ho parlato con grandissimi manager del calcio e due di questi mi hanno detto che era il migliore dal punto di vista tattico e che il suo lavoro sarebbe stato ideale per Roma. Abbiamo giocato molto bene con lui, ci sono stati degli errori ma mi piacerebbe tantissimo che rimanesse a lungo. Abbiamo un ottimo rapporto con lui, lui ha un ottimo rapporto con Totti e nello spogliatoio c'e' una bella atmosfera. Spalletti crede in questa squadra, la considera quella con piu' personalita' tra quelle che ha allenato".
Pallotta parla anche di Edin Dzeko, attaccante che a Roma divide la piazza. "E' un grande talento e puo' anche essere un grande leader. Negli allenamenti lavora duramente, si impegna molto, e' passato dalla A alla Premier e non e' facile, ci vuole tempo per abituarsi, forse si', gli e' mancato qualche gol, ma sta bene in campo, ha sempre tanti difensori addosso e a volte certi falli a lui non vengono concessi perche' ha una stazza imponente. Sono felice per quello che sta facendo, lui e Francesco contro la Sampdoria hanno cambiato la partita". In tema di politica sportiva e della Serie A che attira sempre piu' proprieta' straniere, Pallotta rileva: "Non importa che siano italiane o straniere, ma che facciano il bene della Lega perche' avere la Serie A tra i migliori campionati di calcio e' la cosa migliore per tutti. Dobbiamo essere piu' bravi nel promuoverla pensando non a breve ma a lungo periodo. Il nostro e' un campionato equilibrato dove le piccole possono far bene contro le grandi. Credo che la A abbia un ottimo futuro davanti, ma le societo' devono lavorare e stare unite".
Capitolo tifosi, Pallotta non ha dubbi sull'importanza della Curva Sud: "Sono la squadra, noi siamo i proprietari ma senza di loro saremmo nulla. Vorremmo che tornassero allo stadio e che si divertissero come prima, la squadra ne sente la mancanza, noi non controlliamo lo stadio, ne' la sicurezza, ma stiamo piano piano arrivando a ottenere risultati, quando avremo il nostro stadio avremo la nostra sicurezza e tutto sara' diverso".
Pallotta approfitta per una precisazione importante, per cancellare un titolo che ha letto oggi sui giornali sportivi e che proprio non gli va giu'. "Io non ho mai usato quelle parole, non ho mai definito l'arbitro ridicolo. Tutti i replay dimostrano che il gol della Fiorentina era viziato da un fuorigioco, ma ho imparato a mie spese che se dici qualcosa contro gli arbitri dopo riceverei una multa, quindi meglio non dire nulla. Si' ho pensato che alcune cose sono state ridicole, ma non direi mai un arbitro che e' ridicolo, non ho mai detto una cosa del genere e mi e' sembrato assurdo quel titolo visto che poi il testo dell'articolo era corretto. Il problema e' che la gente legge i titoli e per me e' stancante avere costantemente i giornalisti che inventano le cose o le dicono come vogliono, mi dispiace per l'arbitro ma non ho usato quelle parole". Detto che "questa partita non cambia il nostro percorso della Roma", Pallotta spiega di aver visto al Franchi una "squadra che ha giocato benissimo ma che non e' riuscita a fare gol, e' stata una delle nostre migliori partite, meritavamo almeno un pareggio".
Francesco Totti "rimarra' con noi per alcuni anni anche con un ruolo manageriale, lo scorso dicembre abbiamo parlato e abbiamo deciso che era giusto aspettare di vedere come si sentiva a fine anno. E' rimasto in campo ed e' bellissimo averlo li'. Lui e' importantissimo per Roma e per la Roma, ma noi siamo una squadra, sappiamo cosa significa per la citta', ma noi dobbiamo anche guardare la situazione complessiva". A proposito di Totti Pallotta dice che il suo capitano e' talmente famoso negli Usa da non poter "camminare per strada, non e' proprio come succede a Roma, ma e' divertente vedere come la gente lo tratta quando lo riconosce". Credere allo scudetto si puo', il presidente della Roma, James Pallotta, a Sky rileva: "La Juve ha un'ottima squadra ma ogni partita va giocata, non abbiamo paura di loro, ma li rispettiamo perche' sono una grandissima societa' e hanno una grandissima squadra. Pero', il campionato e' appena iniziato ed e' ancora presto per dire come finira'". (AGI)