R oma - Alex Schwazer torna alle gare, domina la 50 km di marcia e trascina l'Italia al successo nella prova a squadre ai campionati mondiali per team a Roma. Alex ha vinto in 3 ore e 39 minuti, seconda prestazione mondiale dell'anno. Prova di grande orgoglio e motivazione, e forse rabbia, del 32enne altoatesino che alla sua prima uscita ufficiale dopo la squalifica cercava il pass per Rio 2016 - ampiamente conquistato - ha dominato la gara partita dall'Arco di Costantino e svoltasi sul circuito delle Terme di Caracalla, con arrivo all'interno dello stadio "Nando Martellini". Sostenuto dal tifo degli italiani dietro le transenne dei due chilometri del circuito, Schwazer ha via via allungato prendendo decisamente la testa e in solitaria intorno al 30esimo chilometro, facendo il vuoto dietro di se' e conquistando il primo posto con quasi due minuti di vantaggio sul secondo. Una vittoria che paradossalmente rischia di mettere in difficolta' piu' di un avversario - non in gara - di Alex. Ottima la prova degli altri azzurri. L'Italia della marcia c'e'.
Dalla vergogna di Londra alla possibile rivincita di Rio
Oro ai Giochi di Pechino 2008 ma escluso da quelli del 2012 per la positivita' all'Epo, con tanto di conferenza stampa in lacrime a fare mea culpa, Alex Schwazer e' definitivamente rinato. Il 31enne altoatesino si e' rimesso in gioco, si e' affidato a Sandro Donati - icona antidoping - e ha lavorato duro con un obiettivo chiaro: tornare ai livelli di un tempo e volare a Rio, nonostante piu' di qualche collega ("Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza e' essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale", lo sfogo di Tamberi) non volesse concedergli una seconda chance. "A parole ho gia' chiesto scusa tante volte, forse anche troppe, adesso contano solo i fatti", era stata la replica di Schwazer. E coi fatti si e' conquistato un posto nella prossima Olimpiade. I Mondiali di marcia a squadre, con la magia di Roma a fare da sfondo, sono il palcoscenico della seconda vita del marciatore altoatesino. E la 50 km dall'Arco di Costantino alle Terme di Caracalla e' un tripudio verde-bianco-rosso che assume le fattezze del trionfo, davanti agli occhi del presidente del Coni, Giovanni Malago'. Schwazer - al rientro alle gare dopo la squalifica di 3 anni e 9 mesi - prende il comando della gara al 15esimo chilometro e da li' inizia un monologo di resistenza ed efficacia che lo vede via via incrementare il vantaggio sugli inseguitori, senza mai subirne il ritorno. L'oro e' suo in 3h39'00", davanti all'australiano Jared Tallent (3h42'36) e all'ucraino Igon Glavan (3h44'02"). E col titolo iridato intasca anche il biglietto per il Brasile. Ma a Rio non sara' solo.Perche' la 50 km di marcia e' un tripudio azzurro: quarto Marco De Luca, quinto Teodorico Caporaso, ottavo Matteo Giupponi e 13^ Federico Tontodonati: un risultato che vale anche l'oro a squadre, davanti all'Ucraina e alla Spagna. Oltre a Schwazer, anche Caporaso conquist il pass per Rio 2016, definendo la composizione della squadra azzurra nell'evento olimpico: con loro ci sara' anche il gia' qualificato De Luca. I criteri di qualificazioni della Fidal, infatti, regalavano il biglietto per Rio a chi si fosse classificato nei primi 8, per un massimo di 3 atleti. Nel complesso gli azzurri certi della partecipazione a Rio2016 sono 204 (113 uomini, 91 donne) in 24 discipline differenti, con 73 pass individuali.(AGI)