R oma - Momenti di paura ieri sera per la squadra del Foggia, reduce dalla pesantissima sconfitta nel derby di Andria (3-0). Ad attendere il pullman rossonero almeno duecento tifosi, alcuni di loro a volto coperto e, sembra, armati anche di mazze e spranghe. La squadra, che attraversa un momento negativo dopo aver raggiunto il mese scorso il primo posto in classifica, è stata pesantemente contestata: alcuni giocatori sono entrati in contatto con i tifosi e il club ha deciso il silenzio stampa. A seguito di questo tentativo di aggressione è stato deciso di dirottare il pullman rossonero dallo stadio in questura, dove staff e squadra sono stati ascoltati. I giocatori questa notte avrebbero preferito dormire tutti insieme in un albergo fuori città per evitare ulteriori problemi, il tutto mentre è alle porte la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia: martedì il Foggia ospitera' allo Zaccheria il Siena che parte del 5-2 del match di andata. Nelle ultime ore, infine, è sempre più traballante la posizione del tecnico Roberto De Zerbi: appare scontata la separazione dall'allenatore lombardo. In pole, per la successione, ci sarebbero Walter Novellino e Carmine Gautieri, ma si fanno i nomi anche di Colomba e Pagliari.
"Potremmo fare un passo indietro". Non si fa attendere la reazione del Foggia dopo la scioccante aggressione a giocatori e allenatori, ieri sera, dopo la sconfitta per 3-0 nel derby con l'Andria, da parte di duecento tifosi armati di mazze e spranghe. Con una nota ufficiale pubblicata sul sito del club, la proprietà si dice pronta a mollare: "Il Foggia Calcio - si legge -, nelle persone del presidente Lucio Fares, dei soci Franco e Fedele Sannella, Massimo Curci, Carla Di Corcia e Luca Leccese, condannano fermamente la brutale aggressione perpetrata ai danni della squadra ieri sera nel piazzale antistante lo stadio Pino Zaccheria da pseudo tifosi che nulla hanno a che vedere con il calcio. Se per certi aspetti ci si poteva aspettare una manifestazione di delusione della tifoseria per il risultato negativo - prosegue la nota -, mai e poi mai ci si sarebbe aspettati tanta violenza. Non è questo lo sport e il calcio che intendevano fare Franco e Fedele Sannella e tutti i soci. Se tutti gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a situazioni di questo tipo, tutta la compagine societaria è fermamente intenzionata a rivedere il proprio impegno in seno al Foggia Calcio - conclude - e a prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di fare un passo indietro". (AGI)