E cco cosa hanno proposto i programmi di oggi, tutti infarciti da martellanti indicazioni sulle regole anti coronavirus e traballanti collegamenti Skype con gli ospiti confinati in altre città.
Signore belle. “Signore belle, ma voi avete sentito che da oggi Italia è zona protetta, perché non siete a casa? “Perché non c’è nessuno per strada… prendiamo un cappuccino e andiamo fare la spesa…”. In omaggio al titolo della puntata (Fermi tutti!) l’inviata di Agorà (Raitre) a Roma va a caccia di chi sfugge al #restoacasa e becca due anziane sedute a un tavolino all’aperto, con sigaretta e cappellino di lana. “Signore, le persone, ehm, grandiii, dovrebbero fare più attenzione”. L’esperto in studio con la conduttrice Serena Bortone le assolve (“Possono prendere il caffè al bar, non credo che sia un problema di sanità pubblica, l’importante è che non abbiano contatti ravvicinati) . Alberto Cirio presidente della regione Piemonte, positivo al virus che in collegamento si racconta (“sto benissimo, sono operativo, seguo da casa il lavoro in videoconferenza) la pensa diversamente e bacchetta le due anziane trasgressive: “ Non si può uscire, si esce solo per andare a lavorare e a comprare da mangiare”.
Contadino: “Da Cellino San Marco, Al Bano, collegato con Mattino 5 (Canale 5) fa sapere: “In questi giorni torno contadino” e lancia il suo appello: “Non si resta indifferenti, è una guerra, quindi camminiamo all’aria aperta e abbuffiamoci di sole incontaminato”. In studio gli fanno notare che non si tratta di un’opzione per tutti (l’imperativo categorico dello stare in casa non sta arrivando): “Chi non ha i campi magari magari può stare a casa a leggere un libro e ad ascoltare un disco. “Sì certo parlo di me che sono in Puglia”.
Rosario e mascherina. A Mattino 5 c’è anche Paolo Brosio che si presenta con il rosario al collo e la mascherina in mano, particolare che non sfugge alla conduttrice: “La mascherina non serve se hai le mani contaminate…” “Ma se mi sono appena lavato com l’amuchina” si risente lui.
Stinco di maiale. 300 grammi di fagioli borlotti, una costa di sedano,una carota, una cipolla, 100 grammi di passata di pomodoro, 300 grammi pancetta un bicchiere vino rosso, alloro rosmarino prezzemolo olio evo quanto basta. Alla Prova del cuoco propongono un cibo light, lo stinco di maiale arrosto con fagioli: “In questo periodo passato in casa abbiamo tanto tempo per riscoprire la passione e le nostre bellissime tradizioni” (e anche per digerire, forse). Quando lo stinco è impiattato la conduttrice Elisa Isoardi e lo chef Marco Bottega si danno la mano soddisfatti: ahiaiai.
Star Trek : a Tutta salute (Raitre) Michele Mirabella, Pierluigi Spada e Carlotta Mantovan partono dal’”endecalogo” le undici regole per prevenire il coronavirus, “così impariamo anche una nuova parola”. Poi tocca a Fabio Beatrice, direttore del reparto otorinolaringoiatria al San Giovanni Bosco di Torino che dopo aver spiegato cosa è la polmonite interstiziale propone un nuovo modo di salutare, alternativo alla nociva stretta di mano: “Sono un patito di fantascienza, possiamo salutarci alla maniera vulcaniana, augurando lunga pace e prosperità a tutti” spiega unendo il dito indice con il medio e l’anulare con il mignolo. “Come dobbiamo chiamarla, professor Beatrice o dottor Spock, come devo chiamarla?” scherzano in studio.
La torta della Capua: trattasi di Roberta, volto tv con una parentela importante: “Come stai vivendo questo periodo, la tua cugina virologa Ilaria cosa ti ha consigliato in questo periodo?” chiede la co-conduttrice de La vita in diretta Lorella Cuccarini. “Di seguire le regole, di stare a casa…”. Lei passa il tempo cucinando una torta di mele e noci con l’inviata della Vita in diretta, “ci siamo appena igienizzate le mani”.
Dottoressa Giò: “Da parte della dottoressa Giò ti dico che se siamo rispettosi ne usciamo, tutto andrà bene”. Rievocando il suo antico ruolo nella famosa omonima fiction, a Pomeriggio 5 Barbara d’Urso rincuora Francesca, ragazza incinta che ha responsabilmente deciso di restare a Milano, evitando di raggiungere i suoi al Sud. La conduttrice ha messo la sua storia di coscienza civico a confronto con quella della reproba Guenda, che invece è scappata a Roma: “Ma Barbara, tu ti sei sempre battuta per i nostri diritti..” si appella lei. “Quali diritti?” cade dalle nuvole la conduttrice. “Io sono una transessuale…” “Difendo le trans ma non sono d’accordo con chi è partito”. Sipario.
Libricino: Walter Veltroni, ospite di Otto e mezzo dalla Gruber (La7) con l’anestesiata Petrini e l’editore di La 7 Cairo, ricorda che a Parigi la gente è scesa in piazza vestita da Puffo (al grido “pufferemo il virus”) e sottolinea che “In questa crisi drammatica, spartiacque della storia l’Europa deve reagire, così come deve reagire l’Italia. In questa crisi abbiamo scoperto il valore delle competenze, si era diffusa l’idea che non servisse, senza le competenze saremmo precipitati”. Per caso ha anche un libro da presentare: “Odiare l’odio” (Rizzoli) “libricino” (così lo definisce Gruber) “che in questo tempo può esserci molto utile”.
Mascherinefaidate: “Vi faccio vedere come ho costruito una mascherina visto che non si trova ed è costosissima”. A Stasera Italia Barbara Palombelli si trasforma nel celebre Giovanni Muciaccia (quello reso celebre dal tormentone “fatto?”) e mostra il suo tutorial, registrato in occhialini neri: “Carta da forno, due elastici, si gira, si fissano con la spillatrice, poi aprite, fatta la mascherina. Credo che costi 10 centesimi”.
Dilemmi: “Ma voi date dei criteri, quale è il criterio che decide chi vive e chi muore”? Davanti al pericolo del collasso delle terapie intensive Giovanni Floris a DiMartedì rivolge al ministro della Salute Speranza la domandona che sta a cuore a tutti: “Per me questo dilemma è inaccettabile, una vita è una vita e noi dobbiamo rispettarla sempre, dobbiamo fare il possibile per evitare di arrivare a questa domanda”. Floris ci riprova poi, con più successo, con la famosa virologa del Sacco, la professoressa Gismondo“E’ un criterio della medicina delle catastrofi, quando si hanno poche risorse e si deve scegliere tra un giovane con lunga attesa vita e un anziano si sceglie il giovane. Ma siamo lontani da questo punto e direi che se tutti ci attrezziamo a contenere il virus non arriveremo mai a questa scelta che nessun medico vuole fare”.
Shabushi: i concorrenti di Pechino Express (Raidue) affrontano la loro prima notte in Cina mentre il conduttore Costantino della Gherardesca è invitato a una cena locale e si gode un’esibizione canora Shabushi. Ah, era una (felice) vita fa, tutto registrato prima dei tempi del coronavirus, come recita la scritta in sovrimpressione.