I l mimicchio sta facendo il giro del web. Cos’è un mimicchio forse lo sanno solo i ragazzi di The Jackal, il gruppo comico napoletano che spopola sul web con i loro sketch.
E forse non lo sanno nemmeno loro, perché non è che abbia un significato vero e proprio, come non ce l’aveva “Gnigni”, parola pronunciata più volte da conduttori e cantanti durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo. Sia Mimicchio che Gnigni sono le bandierine che i Jackal sonio riusciti a piantare in alcuni dei più importanti eventi televisivi.
Non sono i primi a tentare l’impresa, l’intrusione di una parola senza alcun significato nei meandri dei testi autoriali televisivi: la Gialappa’s Band, già anni fa, era il 2003, era riuscita a convincere più o meno tutti gli artisti in gara a Sanremo a dire “Situation”. La cosa aveva preso piede e negli anni si erano ripetuti introducendo nei dialoghi le espressioni "canguro" , "svolta rock", “Triangolo rosa”, “Gufo con gli occhiali”, “Stile libero” e anche "tutto il resto è noia" nel 2014, per omaggiare Franco Califano, scomparso quell'anno.
Su questa scia nel 2017 The Jackal, forti dell’esorbitante numero di follower, durante il Sanremo di quell'anno riescono a mettere la parola “termostato” in bocca a quasi tutto il cast artistico, Carlo Conti e l’ospite Maria De Filippi compresi. L’anno dopo, edizione 2018, alzano il tiro e la parola d’ordine diventa “Gnigni”; tutti si aggregano, considerata anche la complicità del co-conduttore Pierfrancesco Favino che arriva ad indossare perfino una maglietta con la scritta “Gnigni” al dopofestival.
Quest’anno è scattata invece l’operazione X Factor, ancora evidentemente non conclusa, perché se Cattelan, Lodo Guenzi e diversi artisti (nel sesto live i Bowland), hanno ceduto alla sfida dei The Jackal, ancora l’obiettivo ultimo resta lontano ed è Mara Maionchi, coinvolta, immaginiamo a sua insaputa, in una retrostoria narrata sulla pagina Facebook del gruppo comico, con la solita divertente maestria. Riusciranno nella loro impresa? Staremo a vedere.