A rriva a Milano il festival italiano sul giornalismo d’inchiesta. Dig Awards - Documentari, Inchieste, Giornalismi - sarà ospitato il 27 e il 28 ottobre dalla Fondazione Feltrinelli, dove interverranno ospiti da tutto il mondo per promuovere il ruolo del giornalismo scomodo e concentrato su ‘Democrazia, diritti, dissenso’, temi che ispirano questa edizione. Tra gli ospiti, il giornalista statunitense Jeremy Scahill, fondatore del sito di informazione The Intercept, e Riccardo Scamarcio, protagonista di un inedito reading ispirato dalle testimonianze di Chelsea Manning.
Quella di fine ottobre è la versione autunnale dei Dig Awards che si tengono in estate a Riccione. Il programma prevede incontri con reporter di fama internazionale, corsi accreditati dall’Ordine dei giornalisti, un pitch riservato a nuovi progetti d’inchiesta e un palinsesto di film documentari di grande rilevanza giornalistica presentati in collaborazione con Camera Distribuzioni Internazionali.
In collaborazione con Laeffe, Sky e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la manifestazione sarà ospitata negli spazi di quest’ultima, che nell’ambito di ricerca dell’Osservatorio sulla democrazia indaga le nuove forme di rappresentanza e di partecipazione.
Il programma di DIG Awards Winter Edition (Milano, 27-28/10) è finalmente online. Ed è una bomba. ⚡️
— DIG awards (@DIGawards) October 13, 2017
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L’evento si aprirà venerdì 27 ottobre con gli esperti dell’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, organizzazione che promuove l’utilizzo del whistleblowing come strumento di investigazione e che in Italia ha supervisionato la nascita della piattaforma per la raccolta di segnalazioni anonime sull’omicidio di Giulio Regeni, RegeniLeaks. A seguire Valerio Bassan di Dig terrà un seminario sulla deontologia professionale nel confronto con le fake news.
L’informazione nell’era della sorveglianza sarà il tema dell’incontro tra Scarlet Kim di Privacy International, Philip Di Salvo dell’Osservatorio europeo di giornalismo e Jeremy Scahill, già presente all’edizione riccionese del Dig Festival come presidente di giuria dei Dig Awards, moderati da Antonella Napolitano di Cild.
Aspetti deontologici nell’uso delle fonti digitali, e impatto degli hacker sulla democrazia: questi i temi affrontati dagli esperti dell’Investigative Reporting Project Italy (Irpi), Cecilia Anesi, Lorenzo Bagnoli e Giulio Rubino.
Durante la manifestazione saranno proiettati anche due film premiati nell’edizione riccionese del festival, per poi essere programmati in esclusiva su Sky Atlantic HD nell’ambito del ciclo il “Racconto del Reale”: il reporter Alberto Nerazzini introduce Hooligan Sparrow di Nanfu Wang, inchiesta sulle persecuzioni inflitte dalle autorità cinesi all’attivista Ye Haiyan, colpevole di aver denunciato le violenze sessuali compiute dal preside di una scuola elementare. Alle 19 Marco Nassivera, direttore dell’informazione dell’emittente franco-tedesca Arte, presenta invece Do Not Resist di Craig Atkinson, reportage sulla militarizzazione della polizia americana, sempre più addestrata come un esercito ed equipaggiata con vere armi da guerra. La serata è dedicata a un tema delicato per il mondo del giornalismo: l’uso dei leaks. A innescare il dibattito è la nuovissima versione di Risk, film in cui la documentarista Laura Poitras (già premio Oscar per Citizenfour) ricostruisce l’esperienza di WikiLeaks e la controversa figura di Julian Assange.
Il Dig Pitch sarà invece l’atto finale di un concorso internazionale per la produzione di un documentario sul tema “1968-2018: What is left, what is right?”. Gli autori finalisti illustreranno i loro progetti a una giuria di produttori ed esperti del settore, e il lavoro vincitore diventerà un film coprodotto da Dig, laeffe e Fondazione Feltrinelli. L’iniziativa rientra in un progetto di ricerca sul Sessantotto che vede in prima fila la stessa Fondazione, con approfondimenti sui movimenti giovanili e sulle lotte per i diritti civili che hanno cambiato la storia contemporanea.
In programma anche la proiezione di Being a Whistleblower, inchiesta di Benoît Bringer sulla storia di Raphaël Halet, fonte-chiave dell’inchiesta LuxLeaks e un reading di Riccardo Scamarcio sulla storia di Chelsea Manning, accompagnato dalle musiche live di Giorgio Spedicato. Scamarcio leggerà il duro j’accuse rivolto dall’ex militare statunitense, fonte centrale di WikiLeaks, contro i crimini commessi dal suo stesso esercito.
Roberto Festa intervisterà Jeremy Scahill sulle cosiddette “guerre sporche”: un tema che il reporter americano ha già approfondito in Dirty Wars, libro-inchiesta da cui è tratto un film già candidato all’Oscar. Il talk fa da prologo alla proiezione di National Bird, film di Sonia Kennebeck prodotto da Wim Wenders ed Errol Morris, sugli sconvolgenti dettagli relativi all’uso dei droni da parte degli Stati Uniti in numerosi teatri di guerra.