Weekend di chiusura della 35esima edizione del Printemps des Arts che propone stasera un recital per pianoforte con la giovane e talentuosa pianista francese Maroussia Gentet, interprete di celeberrime e magnifiche pagine di Beethoven e Ravel, precedute dalla contemporanea partitura di Marco Stroppa.
Il festival prosegue giovedì con i lavori meno frequentati di Stravinski camerista affidati alla violinista ceca Vera Novakova e alla pianista giapponese Maki Belkin, incisi nel disco firmato Printemps des Arts.
Ludwig van (1969) è il film di Kagel che sarà proiettato venerdì 12 alle ore 20.30 al Théâtre Princesse Grace, nel quale il compositore argentino immagina una visita allo studio di Beethoven, tappezzato da spartiti del compositore di Bonn. La pellicola è stata scelta a chiusura dell’excursus attraverso i Concerti per pianoforte e i quartetti di Beethoven. Il dialogo di rimandi nei concerti dell’edizione 2019 del festival trascorsi tra le opere di Beethoven e quelle di Kagel si conclude dunque così, con lo sguardo diretto di Kagel regista sui capolavori di Beethoven e sulla loro ricezione.
Un viaggio senza regole nell’universo pianistico muovendosi da Bach a Kagel, Berio e Schumann attraverso le interpretazioni di tre musiciste è la full immersion intitolata “La notte del pianoforte”. E visto che sarà una lunga serata, a partire dalle 18, sarà offerto un cocktail alla fine della prima parte del concerto. La mattina del 13 Claire Désert, una delle pianiste in concerto, terrà anche una masterclass.
A chiudere il Festival col consueto sguardo verso l’esotico e il popolare sarà invece l’esibizione dedicata alle musiche e ai canti difonici della Mongolia con Le Chirgilchin Ensemble.