L 'uomo immagine degli Ac/Dc è Angus Young, con la sua divisa da eterno scolaretto e il cappellino con le corna. La "forza tranquilla", sempre un po' in disparte sul palco, dietro le tonnellate di riff macinate in oltre quarant'anni di carriera era però il fratello Malcolm, con il quale Angus fondò nel 1973 una delle più grandi band della storia del rock. La morte, a sessantaquattro anni, del chitarrista, è forse il capitolo finale della lunga agonia che i milioni di fan sparsi per il pianeta hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, che hanno visto il gruppo australiano esibirsi snaturato, con tre membri su cinque sostituiti da rimpiazzi, nel tour di quel "Rock Or Bust", uscito nel 2014, che è l'unico lp mediocre di una discografia altrimenti pressoché inattaccabile. Non a caso, l'unico lp pubblicato senza il contributo di Malcolm, costretto a ritirarsi in quello stesso anno perché colpito da demenza senile.
Angus cercò di mantenere il riserbo il più possibile. Ma la stampa specializzata iniziò presto a riferire indiscrezioni secondo le quali Malcolm non riusciva più nemmeno a riconoscere il fratello. Caduta l'architrave che la sosteneva, la band finì presto in pezzi. Coincidenze che sanno di destino. Nel 2015 fu allontanato il batterista Phil Rudd, che l'anno prima era stato arrestato per possesso di droga e tentato omicidio per procura. L'anno dopo fu la volta del cantante Brian Johnson, al quale i problemi all'udito non consentivano più di proseguire l'attività live. Per il tour di "Rock Or Bust" fu sostituito da Axl Rose, e molti fan approfittarono della possibilità di farsi rimborsare il biglietto. Al posto di Rudd c'era Chris Slade, che con la band aveva già suonato dall'89 al '94, incidendo "The Razor's Edge". Al posto di Malcolm, il nipote Stevie. Il bassista Cliff Williams, ultimo superstite insieme ad Angus, avrebbe annunciato l'addio alle scene nel luglio 2016: "Perdere Malcolm, la faccenda di Phil e ora quella di Brian... È un altro animale. Sento dentro di me che è la cosa giusta". Nonostante ciò, Angus Young confermò la decisione di continuare a esibirsi dal vivo. Sono in molti oggi a sperare che la scomparsa del fratello lo convinca ad appendere il cappellino al chiodo. E porre fine all'agonia.