N on succede ma se succede... La più importante sorpresa del Festival di Sanremo potrebbe arrivare proprio da Daniele Silvestri. La sua “Argentovivo”, al netto delle fisiologiche polemiche che ha creato online dato il tema delicato che affronta, quello delle problematiche adolescenziali, ha incassato apprezzamenti dalla sala stampa ed è stata recepita ottimamente dal pubblico (è una delle poche canzoni del festival che hanno preso posizione nella classifica di Spotify). Tutto confermato dai bookmakers, che lo quotano come uno dei papabili vincitori.
Lui però resta scettico rispetto alla possibilità di vittoria “Non l’ho mai pensata come una cosa possibile, sinceramente faccio fatica. Credo che i bookmaker siano influenzati dai giudizi della stampa che già dai primi ascolti sono stati molto confortanti per quanto mi riguarda, perfino esagerati qua e là. Ma mi sembra molto difficile pensare che questa canzone, io stesso come personaggio, possa poi stare là in cima”.
Nessuno viene più a Sanremo per vincere, ma ormai ti ritrovi tra i favoriti, come la vedi?
“Mi spiazzerebbe un po', credo sarebbe più la sensazione di disorientamento. È un po' come quando Bertinotti andò al governo, sono cose con le quali non sai bene come relazionarti. Non me lo auguro sinceramente ma sarei molto felice per Rancore, quello si, perché mi sono fatto un po' di scrupoli a portarlo in questa tana di lupi e se ne esce lui vincitore quello un po' mi inorgoglirebbe”
Una vittoria che tra l’altro sarebbe significativa, sia per il tema trattato, sia perché si tratta di un pezzo decisamente complesso, e anche perché arriverebbe in occasione dei tuoi 25 anni di carriera…
“Si, quello senz’altro, diciamo che al di là del testo e del significato io sono molto orgoglioso della parte musicale e di come l’orchestra suona il pezzo, quindi in quel senso sì, se vincesse anche da un punto di vista musicale la canzone mi farebbe piacere”.
Non è scaramanzia, Silvestri non crede alla vittoria e si, probabilmente non ci sta nemmeno pensando. “Non succede”, ribadisce salutandoci, ma se succede…