L a 70ma edizione del Festival di Berlino parla italiana grazie ai due premi raccolti con i due film in concorso: "Favolacce" dei fratelli d'Innocenzo, Orso d'argento per la miglior sceneggiatura, e "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti con Elio Germano nei panni di Ligabue, Orso d'argento come miglior attore. L'Orso d'Oro è andato a "There is no evil" dell'iraniano Mohammad Rasoulof, un atto d'accusa contro il regime iraniano. "Con questo film voglio parlare a tutti quelli che allontanano la responsabilità da loro stessi", ha commentato Rasoulof al cellulare, dopo che il regime gli ha impedito di lasciare il Paese.
Show sul palco dei fratelli registi di Tor Bellamonaca: Damiano D'Innocenzo ha ringraziato tutti, dai produttori alla famiglia, lasciandosi andare a un romanissimo 'mortacci tua', tra l'ilarità del presidente di giuria Jeremy Irons. Elio Germano ha dedicato il suo premio a "tutti gli artisti, a tutti quelli storti, a tutti gli sbagliati, a tutti gli emarginati, tutti i fuori casta" e ad Antonio Ligabue e alla sua "grande lezione": "Quello che facciamo in vita rimane", ha detto il 39enne attore romano.
Il Gran premio della giuria è andato a "Never, rarely, sometimes always" diretto da Eliza Hittman, la storia di una 17enne della Pennsylvania alle prese con l'aborto. Miglior regia a per "The woman who ran" di Hong Sang Soo.