AGI - La tigre di Giava, che si credeva essere estinta da tempo, potrebbe essere ancora viva. Lo rivela uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Oryx. Dopo un avvistamento del 2019 da parte di cinque testimoni, è stata ritrovata una singola ciocca di peli, recuperata da quell'incontro, che ha mostrato una stretta corrispondenza genetica con i peli di una pelle di tigre di Giava del 1930 conservata in un museo. "Grazie a questa ricerca, abbiamo stabilito che la tigre di Giava esiste ancora in natura", ha detto Wirdateti, ricercatore e autore principale dello studio.
La tigre di Giava era ritenuta estinta negli anni '80, ma è stata dichiarata ufficialmente tale solo nel 2008, insieme alla tigre di Bali; anche una terza sottospecie indonesiana, la tigre di Sumatra, si sta avvicinando all'estinzione. Ripi Yanuar Fajar e i suoi quattro amici hanno raccontato che non dimenticheranno mai la sera in cui, dopo la celebrazione del Giorno dell'Indipendenza dell'Indonesia nel 2019, hanno incontrato un grosso felino che si aggirava in una piantagione comunitaria a Sukabumi, nella provincia di Giava occidentale. Subito dopo il breve incontro, Ripi, che è anche un ambientalista locale, ha contattato Kalih Raksasewu, un ricercatore dell'Agenzia nazionale per la ricerca e l'innovazione, o BRIN, dicendo che lui e i suoi amici avevano visto o un leopardo di Giava, nota come Panthera pardus melas, un animale a rischio critico di estinzione, o una tigre di Giava, nota come Panthera tigris sondaica.
Circa 10 giorni dopo, Kalih visito' il luogo dell'incontro con Ripi e i suoi amici. Li', Kalih trovo' una ciocca di capelli impigliata nella recinzione di una piantagione che si pensava fosse stata scavalcata dalla creatura sconosciuta. Ha anche registrato impronte e segni di artigli che le sono sembrati simili a quelli di una tigre. Kalih ha quindi inviato il campione di capelli e altri documenti all'agenzia provinciale per la conservazione di West Java, o BKSDA, per ulteriori indagini. Ha anche spedito una lettera formale al governo provinciale per dare seguito alla richiesta di indagine. Alla fine, la questione è approdata al BRIN, dove un gruppo di ricercatori ha effettuato analisi genetiche per confrontare la singola ciocca di pelo con campioni noti di altre sottospecie di tigre, come la tigre di Sumatra, o Panthera tigris sumatrae, e una pelle di tigre di Giava risalente a quasi un secolo fa e conservata in un museo della città di Bogor, a Giava occidentale.
"Dopo aver effettuato vari test di laboratorio, i risultati hanno mostrato che il campione di pelo aveva il 97,8% di somiglianza con la tigre di Giava", ha dichiarato Wirdateti, ricercatore del Centro di Ricerca Biosistemica ed Evolutiva del BRIN. Wirdateti e colleghi hanno dimostrati che la tigre di Giava, estinta da tempo, potrebbe in qualche modo aggirarsi ancora in alcune parti di una delle isole più densamente popolate della Terra.
I test hanno confrontato il campione di pelo di Sukabumi con quello dell'esemplare del museo raccolto nel 1930, oltre che con altre tigri, leopardi di Giava e diverse sequenze di GenBank, un database di sequenze genetiche accessibile al pubblico e supervisionato dai National Institutes of Health statunitensi. Lo studio ha rilevato che il presunto pelo di tigre aveva una somiglianza di sequenza del 97,06% con le tigri di Sumatra e del 96,87% con le tigri del Bengala. Wirdateti ha anche condotto ulteriori interviste con Ripi e i suoi amici sull'incontro che avevano avuto. "Volevo sottolineare che non si trattava solo del ritrovamento di una ciocca di capelli, ma di un incontro con la tigre di Giava in cui cinque persone l'hanno vista", ha affermato Kalih. "è ancora possibile che la tigre di Giava si trovi nella foresta di Sukabumi", ha aggiunto Kalih. "Se dovesse scendere al villaggio o alla piantagione comunitaria, potrebbe essere perchè il suo habitat è stato disturbato", ha spiegato Kalih.
"Nel 2019, quando è stato trovato il pelo, la regione di Sukabumi era stata colpita dalla siccità per quasi un anno", ha continuato Kalih. Il bracconaggio e la perdita di habitat a Giava, un'isola grande come il Mississippi che ospita più della metà dei 270 milioni di abitanti dell'Indonesia, sono stati ritenuti i fattori che hanno portato all'estinzione della tigre di Giava, una delle tre sottospecie di tigri un tempo presenti in Indonesia, di cui la terza è la tigre di Bali, o Panthera tigris balica, anch'essa dichiarata ufficialmente estinta nel 2008.
La tigre di Sumatra è classificata come gravemente minacciata, ovvero a un passo dalla scomparsa in natura, a causa della caccia e della rapida deforestazione della sua isola natale. I presunti avvistamenti di tigri di Giava sono stati segnalati soprattutto dagli abitanti del luogo nel corso degli anni, e il più recente è diventato virale nel 2017, prima di essere smentito quasi subito quando la creatura si è rivelata essere un leopardo di Giava. Anche le spedizioni di ricerca condotte a partire dagli anni '90 non sono riuscite a dimostrare l'esistenza della tigre di Giava. "Grazie a questa ricerca, abbiamo stabilito che la tigre di Giava esiste ancora in natura", ha sottolineato Wirdateti.
"Per questo motivo, sono necessari ulteriori studi sul campo, come l'osservazione attraverso le trappole con telecamera, alla ricerca di escrementi o di impronte e graffi", ha proseguito Wirdateti. Didik Raharyono, un esperto di tigri di Giava che non è stato coinvolto nello studio, ma ha condotto spedizioni volontarie con gruppi locali di sensibilizzazione sulla fauna selvatica dal 1997, ha detto che il numero di avvistamenti segnalati in precedenza e le nuove scoperte scientifiche devono essere prese sul serio. Ha invitato il Ministero dell'Ambiente a redigere e pubblicare una politica sulle misure per la ricerca e la conservazione della tigre di Giava. "La cosa più importante sono i prossimi passi che faremo in futuro", ha evidenziato Didik.