AGI - Pelle rugosa, muscoli e articolazioni doloranti. Il collagene viene in genere commercializzato dall'industria degli integratori come risposta a molti dei problemi dell'invecchiamento, ma è vero che questa proteina, abbondante nell’organismo, può essere ripristinata via via che il tempo la rende sempre più tenue come presenza?Se lo chiede il Guardian in un servizio in cui rileva che “di tutte le 20 mila diverse proteine che sono nel corpo umano, “senza il collagene le nostre cellule semplicemente collasserebbero su se stesse, il nostro scheletro e i nostri vasi sanguigni si disintegrerebbero e saremmo poco più che grumi di tessuti informi”. Effetto dell’età che avanza.
Tuttavia, si voglia o no, il collagene è una molecola che definisce la nostra esistenza in una moltitudine di modi e ve ne sono di 28 diversi tipi: “Dal collagene di tipo I, che si trova nella pelle, al collagene di tipo II, che si trova nella cartilagine”, non solo “un elemento costitutivo” perché “oltre a mantenere la struttura dei nostri tessuti, svolge un ruolo attivo nella distribuzione dei segnali tra le cellule, aiutando a orchestrare il loro movimento per riparare i danni nei nostri corpi e persino la risposta immunitaria”.
Pertanto “gli operatori sanitari utilizzano da tempo materiali a base di collagene per aiutare a controllare l'emorragia e curare qualsiasi cosa, dalle ferite e ustioni alle ulcere diabetiche”, tant’è che “la maggior parte delle proteine del collagene” serve “per ancorare le cellule l'una all'altra e incollare insieme ossa, cartilagine e tendini e tuttavia la flessibilità per consentire ancora movimento e agilità” ed è onnipresente nella nostra pelle, dove aiuta a fornire forza ed elasticità, qualità che le hanno conferito la reputazione di una sorta di elisir di giovinezza”.
Ma tra i 20 e i 30 anni, si legge, “il corpo inizia lentamente a produrre naturalmente sempre meno collagene” e poiché l'apporto di collagene che abbiamo non viene aggiornato così rapidamente, quello “esistente subisce sempre più danni”. Ciò che contribuisce a comparsa di rughe, mentre articolazioni, muscoli e ossa diventano lentamente più rigidi, più cadenti, più fragili.
Scrive il Guardian: “La misura in cui la produzione di collagene rallenta varia da persona a persona. Può essere accelerato attraverso alcune scelte di vita come il fumo, l’eccesso di alcol, il sole, una dieta ricca di zuccheri aggiunti e cibi ultra-elaborati” e tutto ciò ha creato “un'enorme richiesta di integratori per cercare di reintegrare artificialmente il collagene che abbiamo” come polveri, caramelle gommose, capsule e bevande di collagene si sono tutti trasformati in un settore che si prevede varrà 5,85 miliardi di sterline entro il 2027, “mentre il caffè infuso di collagene si è sviluppato nell'ultima tendenza del benessere”. Prodotti anti-età, ma sono efficaci e raccomandabili?
Più che nella cosmetica può funzionare nell’industria sanitaria
Gli influencer descrivono tutti i prodotti anti-età come aiutino a rimpolpare e levigare la pelle, aggiungere volume ai capelli e rafforzare le unghie, “ma è difficile – osserva il quotidiano – ottenere una valutazione indipendente di quanto siano realmente efficaci, poiché quasi tutta la ricerca disponibile è finanziata dalla stessa industria cosmetica” anche se i dermatologi ritengono che “ci siano prove che possono aiutare la salute della pelle” ma “non tutti gli integratori di collagene commercializzati fanno quello che affermano” e le “molte autorità di regolamentazione, come la Food and Drug Administration negli Usa, non esaminano affatto la sicurezza o l'efficacia degli integratori prima che vengano venduti ai consumatori”. E ciò la dice lunga.
Insomma, il semplice inghiottire alcune caramelle gommose al collagene non è sufficiente per contrastare abitudini di vita scorrette. "Non faranno sembrare i quarantenni come se ne avessero di nuovo 20", dice Gary Goldenberg, assistente professore di dermatologia clinica presso la Icahn School of Medicine presso l'ospedale Mount Sinai di New York City. “Penso che di per sé sia l'obiettivo sbagliato. Quando parlo ai miei pazienti di anti-età, non si tratta di sembrare più giovani, ma di apparire al meglio della loro età" anche se, ammette Goldenberg,
“Inizialmente pensavo fosse solo una truffa ma poi abbiamo iniziato a ricercarlo e in realtà ci sono alcune che possono migliorare il tono della pelle, la struttura della pelle, l'elasticità della pelle, che sono le cose che perdiamo con l'età". E negli ultimi cinque anni, ad esempio, la ricerca è stata accelerata da una fonte inaspettata: l'industria sportiva, specie nel rugby per ricostituire i legamenti.
"Abbiamo ottenuto più collagene all'interno del legamento, il che aveva senso perché il collagene è costituito da tre aminoacidi, due dei quali sono prolina e glicina", dice Keith Baar, professore dell'Università della California, che sta anche studiando se incorporare il collagene idrolizzato nei programmi di allenamento possa aiutare a migliorare le prestazioni atletiche: “Abbiamo condotto uno studio controllato con placebo sulla nostra squadra di football americano qui all'UC Davis e gli atleti che hanno ottenuto il collagene idrolizzato hanno effettivamente mostrato migliori prestazioni in termini di velocità e più forza", sostiene.
Insomma, conclude il Guardian, “mentre la percezione popolare del collagene è stata a lungo collegata ai suoi usi nell'industria cosmetica, questi sviluppi potrebbero aiutare a ripensare il modo in cui percepiamo questa straordinaria proteina e forse trovarne ancora più usi nel mondo sanitario”.