Roma - La nuova guerra fredda economica con la Russia ha azzerato completamente le esportazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi made in Italy ma ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi milioni di aziende. E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all'indagine della Cgia di Mestre, sottolineando che l'agroalimentare e' l'unico settore a essere colpito direttamente dall'embargo totale sancito dalla Russia con una lista di prodotti per i quali e' del tutto vietato l'ingresso: frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia con decreto 778 del 7 agosto 2014 e successive proroghe. In termini di valore, i prodotti agroalimentari made in Italy piu' dipendenti dalla Russia e quindi piu' colpiti dall' embargo in termini di taglio in valore delle esportazioni sono stati - precisa la Coldiretti - nell'ordine la frutta, le carni e frattaglie, i formaggi e latticini. Dall'inizio dell'embargo a oggi si stimano perdite dirette dovute all'embargo totale sui prodotti agroalimentari ade in Italy per 400 milioni di euro.
La guerra commerciale ha pero' provocato - continua la Coldiretti - anche effetti indiretti dovuti alla mancanza di sbocchi di mercato che ha fatto crollare le quotazioni di molti prodotti agricoli europei nel lattiero caseario, nella carne e nell'ortofrutta al di sotto dei costi di produzione costringendo le aziende alla chiusura. Per il made in Italy si sta verificando anche - conclude la Coldiretti - un pesante danno di immagine a causa della diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con l Italia ma che sono realizzati all'interno dei confini russi o in Paesi che si stanno avvantaggiando della situazione. (AGI) Red/Gio (AGI) - Roma, 26 mar. - "Una scelta sbagliata vedere la Russia come nemico, una decisione irrazionale frutto di una politica estera schizofrenica da parte di Bruxelles, mai sufficientemente avversata da Roma". Il senatore Vincenzo Gibiino di Forza Italia commenta cosi' i dati diffusi dalla Cgia di Mestre circa il crollo dell'export italiano a causa dell'embargo alla Russia, numeri, ricorda, che "indicano come l'introduzione delle sanzioni da parte dell'Ue, avvenuta nel 2014, abbia danneggiato pesantemente la nostra economia (export verso Mosca - 34%, 3,6 miliardi persi), colpendo in primo luogo le regioni piu' produttive: Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto". "Mosca - spiega ancora l'esponente azzurro - e' per l'Italia e l'Europa un partner strategico per i traffici economici ed un alleato indispensabile nella lotta all'Isis e al terrorismo di ogni matrice. E' ora di dire basta ai falsi nemici e di lottare coralmente contro quelli veri". (AGI)