(AGI) - Mosca, 28 giu. - Un grande centro commerciale che venda solo prodotti 'made in Russia', ma con qualita' e design in grado di competere con l'offerta europea. E' il sogno cui stanno lavorando tre giovani russi - Artem Kurseitov, Konstantin Maier e Maria Kurseitova - che a San Pietroburgo hanno gia' aperto un punto vendita, dove si possono comprare, tra le altre cose, matrioske design, t-shirt con gli scrittori russi classici in versione hypster e caviale di alta qualita'. Sotto l'acronimo Num (Nazionalny universalny magazin), che riprende la piu' nota sigla Gum (i grandi magazzini sulla Piazza Rossa), gli ideatori del progetto stanno raccogliendo diversi brand russi - dall'abbigliamento al design passando per i prodotti alimentari - selezionati accuratamente per originalita' e qualita'.
"L'idea e' quella di dare una vetrina a tutti quei piccoli produttori e creativi, che per lo piu' lavorano sui social network o nei mercatini stagionali e dimostrare che anche il 'made in Russia' puo' essere attraente e competitivo", ha spiegato all'AGI Kurseitov. "Molti sono imprenditori e bravi artigiani, ma non sanno fare marketing - ha aggiunto Maria Kurseitova - altri sono gia' venduti in Europa, ma ancora poco conosciuti in patria". Un nome su tutti, quello di Tatiana Parfyonova, apprezzata stilista pietroburghese di cui Num vende cuscini o mascherine per gli occhi decorate a mano. Tra i marchi rappresentati vi e' anche 'Bite', specializzata in snack biologici e 'Mother Russia', che produce magliette su cui vengono riletti, in chiave contemporanea e ispirandosi alle ultime tendenze, alcuni dei simboli della cultura russa come gli scrittori Lev Tolstoy o Anton Cechov che qui diventano hypster pieni di tatuaggi. Un altro criterio molto chiaro regola la scelta dei prodotti: "Niente politica", racconta Mayer, spiegando che Num non e' interessata a tutto il fiorire di gadget che utilizzano il ritratto del presidente Vladimir Putin in ogni sua possibile declinazione. "Ora va di moda, ma noi vogliamo fare un business nuovo - aggiunge - ci vorranno due o tre anni per cambiare la mentalita' dei clienti russi, fare in modo che superino lo stereotipo, secondo cui il 'made in Russia' e' di scarsa qualita' e non di tendenza, ma noi siamo sicuri che questo avverra'".
I ragazzi di Num definiscono il loro progetto "patriottico" perche' mira a valorizzare quanto di meglio produce il paese, ma dicono di non volere finanziamenti dallo Stato, impegnato negli ultimi due anni in una battente campagna di 'sostituzione delle importazioni' un po' in tutti i settori dell'economia. "Cerchiamo investitori e possono essere anche stranieri - dice Kurseitov - basta che condividano le nostre idee". Num sta lavorando per aprire ora un punto vendita al centro di Mosca, nella prestigiosa via Kuznetsky Most, mentre e' allo studio il progetto di un vero e proprio department store solo 'made in Russia'. "Per questo, abbiamo stimato un investimento di 2 milioni di dollari e stiamo conducendo negoziati con possibili finanziatori sia a Mosca, che a San Pietroburgo", spiega la Kurseitova, che guarda gia' al passo successivo. "Dopo Mosca vorremmo aprire anche nelle regioni russe e poi arrivare magari anche a Londra e in altre capitali per dimostrare che c'e' molta qualita' anche nel 'made in Russia'". (AGI) Ruy/Fra