Vatileaks: Papa, "continuero' l'opera di pulizia iniziata"
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Vatileaks: Papa, "continuero' l'opera di pulizia iniziata"

Vatileaks: Papa, "continuero' l'opera di pulizia iniziata"

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(AGI) - CdV, 30 nov. - Papa Francesco non ha perso il sonno pergli scandali emersi dalle relazioni della Commissioned'inchiesta Cosea sulle finanze vaticane, ne' per il fatto cheuna buona parte di quei documenti e' stata diffusa da membri diquell'organismo e pubblicata in due libri da altrettantigiornalisti, finiti sotto processo con le loro presunte fonti. "Ringrazio Iddio - ha detto Bergoglio sull'aereo che loriportava a Roma da Bangui - che non ci sia la LucreziaBorgia". "Continuero' con i cardinali, con le commissioni apulire", ha assicurato confidando ai giornalisti il suo statod'animo comunque sereno: trovare quel materiale pubblicato, harivelato, "per me non e' stata una sorpresa, non mi ha tolto ilsonno, perche' propriamente hanno fatto vedere il lavoro che sie' cominciato con la commissione dei cardinali, il C9: cercarela corruzione, le cose che non vanno".Il Papa ha confermato ai giornalisti che davvero avrebbe volutoche "questo processo finisse prima dell'8 dicembre, datad'inizio dell'Anno Santo della Misericordia. Ma credo - haspiegato - che non si potra' fare". E' necessario, infatti,"che tutti gli avvocati che difendono abbiano il tempo didifendere, che ci sia la liberta' di difendere". SecondoFrancesco, "quello che importa alla difesa e' la formulazionedelle accuse, io - ha ammesso - non le ho lette le accuseconcrete, tecniche, ma la corruzione viene da lontano". Quanto alla singolare iniziativa dei giudici vaticani dirinviare a processo anche i giornalisti, il Papa ha detto: "Lastampa deve essere libera, laica ma anche confessionale, maprofessionale! Perche' la professionalita' della stampa puo'essere laica o confessionale. L'importante che sianoprofessionisti davvero, cioe' che le notizie non venganomanipolate". Per me - ha affermato - e' importante perche' ladenunzia delle ingiustizie, della corruzione e' un bel lavoro"."Poi - ha aggiunto - il responsabile deve fare qualcosa, fareun giudizio, fare un tribunale. Ma la stampa professionale devedire tutto". "E sulla corruzione - ha scandito - vedere bene idati. Poi un giornalista che e' un professionista vero sesbaglia chiede scusa: 'Credevo ma poi mi sono accorto di no' ecosi' le cose vanno benissimo".Infine, sulle nomine alla Cosea, Bergoglio ha ammesso che cinon c'e' stata una adeguata valutazione. "E' stato fatto - hadetto - un errore nel nominare monsignor Vallejo Balda e lasignora Chaouqui!". Ed entrando nel dettaglio il Papa haaggiunto: "Monsignor Vallejo Balda e' entrato per la carica cheaveva e che ha avuto fino adesso, era segretario dellaPrefettura degli affari economici. Ma - si e' chiesto ad altavoce Francesco - come e' entrata lei? Non sono sicuro, ma credodi non sbagliare se dico che e' stato lui a presentarla comeuna che conosceva il mondo dei rapporti commerciali. Hannolavorato e quando e' finito il lavoro, i membri di quellacommissione, che si chiamava Cosea, sono rimasti in alcuniposti in Vaticano. La signora Chaouqui non e' rimasta inVaticano perche' e' entrata per la commissione e poi non e'rimasta. Mi dicono che si e' arrabbiata per questo, ma igiudici ci diranno la verita' sulle loro intenzioni su cosahanno fatto". (AGI)
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