Dal 2017 entrare nell'anello ferroviario di Roma con la propria auto costera' fino a 3 euro a ingresso, anche per i residenti, secondo le intenzioni del Comune di Roma. Per Adoc la Capitale si trasformera', suo malgrado, in una "citta' per monopattini", considerando che circolare in auto, gia' oggi, costa una fortuna e che il trasporto pubblico e' praticamente inesistente.
"Mettere un ticket all'ingresso nelle zone centrali di una citta', come realizzato a Londra, e' un discorso valido solo se gia' esiste un trasporto pubblico in grado di sostenere la domanda. Per Roma, ad oggi, e' un discorso privo di senso - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - sarebbe un errore gravissimo chiudere il centro alle macchine senza aver prima creato un trasporto pubblico solido, efficiente ed esteso. E' un'operazione che deve essere fatta prima di adottare decisioni del genere, non dopo sperando negli incassi. E' un errore gia' realizzato, purtroppo, in occasione dell'aumento delle tariffe delle strisce blu. E' stata una follia aumentare a 1,50 euro l'ora le tariffe delle strisce blu, ma il vero danno e' stato il taglio delle agevolazioni tariffarie giornaliere e mensili, che hanno causato un aumento dei costi per una sosta continuativa di una giornata lavorativa pari al 300%, con un impatto medio sul reddito giornaliero pari al 23%, un quarto della paga. E a pagare dazio e' il 75% dei cittadini che e' "costretto" a raggiungere il posto di lavoro utilizzando il proprio mezzo. Imporre un aumento tale significa non conoscere la citta' che si amministra, in questo modo non si riduce il numero di auto circolanti ma si mette il cittadino spalle al muro. Se questo e' stato il buongiorno, i romani hanno paura di sapere come sara' la notte, sempre piu' buia e cara. Di questo passo non sara' neanche necessario prevedere un ticket d'ingresso, i romani saranno obbligati ad abbandonare l'auto perche' troppo dispendiosa e si muoveranno tranquillamente con i monopattini, leggeri e comodi anche per portarli con se' a lavoro. Visto che il trasporto pubblico attuale non permette di muoversi per la citta' in autonomia ci sembra la soluzione piu' logica da seguire. Una battuta e una provocazione, certo, ma le premesse non sono assolutamente delle migliori. Roma e' la Capitale con la piu' bassa viabilita' a livello internazionale, con un'attesa media per gli autobus di 30-40 minuti, in particolare nelle zone piu' periferiche, con le linee metropolitane che proseguono a singhiozzo, con vagoni vecchi di trent'anni, spesso senza aria condizionata e con forti ritardi, specialmente sulla linea B; con solo 40 km di linea metropolitana, un sesto rispetto alla media delle grandi capitali europee. Mentre gli autobus sono 0,7 ogni mille abitanti. Questa e' una Capitale?".
Roma, 16 settembre 2014