NO ALLA CANDIDATURA DELLA CAPITALE PER I GIOCHI OLIMPICI.
UN REPORTAGE DEL CODACONS TV RICOSTRUISCE GLI SPRECHI E LA MALAGESTIONE DELLE OPERE SPORTIVE NELLA CAPITALE
Il Codacons torna oggi a ribadire il suo no alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, e per spiegare la sua contrarieta' ad una scelta che darebbe il colpo di grazia alla citta', rende pubblico un reportage realizzato dal canale televisivo dell'associazione, che denuncia come ancora oggi nella capitale si paghino i danni per eventi sportivi del passato, a partire dai Mondiali di calcio del 1990.
Una dettagliata denuncia con la quale il Codacons ricostruisce le approssimazioni, le opacita', gli sperperi e l'assenza di colpevoli che hanno caratterizzato "Italia '90": notti tragiche piu' che magiche, che con la scusa dell'urgenza hanno trasformato la citta' in una costellazione di relitti urbani.
Tra le opere costate all'epoca miliardi di lire e che rappresentano un immenso spreco di soldi pubblici, troviamo:
- La stazione Vigna Clara, oggi abbandonata ma costata - insieme al resto della tratta - 81,5 miliardi di lire, per cui i tecnici sbagliarono addirittura a calcolare le misure di una galleria (solo a lavori ultimati ci si accorse che due treni, insieme, non riuscivano a passare);
- La stazione Farneto, oggi abbandonata, costata 15 miliardi di vecchie lire ma costruita talmente di fretta che fu necessario predisporre un ponte pedonale di legno la notte prima dell'inizio dei mondiali per superare l'Olimpica;
- Lo stadio Olimpico, oggetto di lavori costosissimi (233 miliardi di lire) e munito di copertura assolutamente non necessaria;
- L'Air Terminal Ostiense, che oggi ospita Eataly, costato 350 miliardi di lire e abbandonato al degrado dopo soli tre anni di attivita'.
Opere di cui ancora oggi i cittadini pagano il conto: analizzando il bilancio di previsione di Palazzo Chigi sopravvive, infatti, una voce relativa ai mutui accesi per gli stadi: ben 61 milioni e 200 mila euro nel 2014, altrettanti nel 2013 e nel 2012.
Un'epopea dello spreco che, tra conti sballati e appalti assegnati con trattative private, ci costo' - dati aggiornati in euro - quasi 7 miliardi e mezzo.
Di fronte a questo sfacelo, ci chiediamo: chi puo' ancora sostenere che a Roma convenga organizzare le Olimpiadi del 2024?
Nelle quattro puntate della serie dedicate a "Italia '90", le telecamere di Codacons Tv (ch 695 Dtt Lazio, streaming www.codacons.it) hanno ricostruito la vicenda di alcune strutture-simbolo di Italia '90. Il video dei servizi sono disponibili agli indirizzi:
- STAZIONE VIGNA CLARA
- STAZIONE FARNETO
- STADIO OLIMPICO
24 maggio 2015