Nascosti tra le righe della legge delega Madia "Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche" emergono alcuni articoli che prospetterebbero una drastica limitazione alla possibilita' di gestione pubblica dell'acqua e dei servizi essenziali.
Un disegno indegno ed allucinante, che metterebbe in discussione la volonta' espressa dal 96% dei cittadini che hanno votato al referendum, esprimendo la loro netta contrarieta' alla privatizzazione dell'acqua.
Per questo chiediamo un chiarimento urgente, ma soprattutto chiediamo al Ministro ed al Parlamento intero di bloccare ogni ipotesi che vada in questa rischiosa direzione.
"Non si possono cancellare cosi' le scelte dei cittadini." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Nel caso vi fosse un serio e determinato dietrofront avvieremo ogni iniziativa del caso, come gia' fatto a suo tempo quando le nostre Associazioni lanciarono e furono parte attiva della campagna referendaria.
11 marzo 2015