(Unione Nazionale Consumatori) - Secondo quanto riportato nella nota mensile dell'Istat, "l’economia italiana ha interrotto la fase di crescita, condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna" e, cosa ancora più grave, per i prossimi mesi si prevede "un proseguimento della fase di debolezza dell’economia italiana". "Una conferma del fatto che siamo tornati ad una crescita degli zerovirgola e che, per il 2016, rischiamo di confermare il +0,8% del 2015, se non si ci sarà un deciso cambio di rotta" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Anche oggi l'Istat conferma, indirettamente, che il punto dolente è la dinamica della domanda interna, caratterizzata dalla stabilità dei consumi finali nazionali. Fino a che i consumi delle famiglie restano al palo, insomma, e crescono di un misero 0,1%, il Paese non può che restare fermo" prosegue Dona. "Per questo nella prossima legge di stabilità bisogna puntare tutte le poche risorse disponibili sul rilancio della capacità di spesa del ceto medio" conclude Dona.