La Corte Ue ha bocciato il taglio dell'Iva sugli ebook proposto da Francia, Lussemburgo e Italia, mentre il Parlamento Ue ha spostato al 2018 l'abolizione dei costi di roaming. Due notizie che deludono l'Adoc, che chiede all'Europa di tornare dalla parte dei cittadini.
"L'Unione Europea e' stato un presidio strategico durante la crisi, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella tutela dei diritti dei cittadini. Ma deve essere un'Europa del sociale e non delle lobby - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - per questo non comprendiamo la bocciatura della Corte Ue del taglio Iva sugli ebook. Abbassare l'Iva al 4% e' propedeutico per una maggiore diffusione della cultura, che oggi viaggia anche e soprattutto su mezzi tecnologici. E' un controsenso storico, quello dell'Unione, difficilmente comprensibile. Cosi' come spostare di due anni, al 2018, l'abolizione delle tariffe di roaming. I padri fondatori dell'Unione Europea la pensavano come un'unione per i cittadini, per il sociale, per la difesa delle fasce piu' deboli. A questo spirito deve tornare, l'Europa deve essere piu' Unione, serve meno peso delle lobby nelle decisioni".
Roma, 5 marzo 2015