abbassare IVA al 4% favorisce consumatori e rilancio della cultura
Abbassare l'IVA sugli e-book dal 22% al 4%. Questo e' il contenuto dell'emendamento presentato dal Ministro Franceschini, che riceve il plauso dell'Adoc, da sempre favorevole a incentivare la diffusione della cultura.
"I libri e la cultura sono indiscutibilmente pilastri della democrazia, e gli e-book sono un mezzo innovativo per diffonderla. Ma il peso dell'IVA al 22% pesa sulla distribuzione e sulle tasche dei consumatori - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - la conseguenza e' che in Italia si legge troppo poco, anche rispetto agli altri Paesi europei. In media si acquistano due libri e due ebook l'anno, ma solo il 45% degli italiani ha effettivamente letto almeno un libro all'anno, una percentuale molto inferiore ad altri Paesi europei come la Germania, dove la percentuale arriva all'80% o alla Francia, che arriva al 70%. Il costo medio dell'e-book oggi e' pari a 10 euro, abbassando l'Iva si potrebbe spuntare un prezzo piu' favorevole sia per i consumatori che per le aziende del settore. Piu' in generale, gli italiani investono mediamente il 2% del proprio reddito annuo, pari a 359 euro, nella cultura, dedicandogli teoricamente, in valori economici, solo una settimana l'anno. Proprio i libri sono una delle voci che presentano una variazione di costi rispetto alla media europea, visto che in Italia si spende il 4% in piu'. La scarsa propensione alle attivita' culturali degli italiani ha nella bassa capacita' reddituale una delle sue cause principali: analizzando il lato economico, l'impatto che ha la spesa per la cultura sul reddito annuo e' pari al 2%, contro l'1,4% della media europea, in quanto, a parita' di costi, i redditi italiani sono mediamente inferiori a quelli europei. Come Adoc riteniamo che l'accesso alla cultura sia primario per un Paese come il nostro, l'industria culturale puo' e deve diventare strategica per il rilancio e il benessere dell'intero sistema economico, ma devono essere realizzati interventi sia sul reddito che sulla qualita' dell'offerta. In questo senso abbassare l'IVA al 4% sugli e-book potrebbe rivelarsi uno strumento fondamentale per la diffusione della cultura."
Roma, 20 novembre 2014