Seul - Presto ogni cittadino nordcoreano non dovra' piu' temere di perdersi l'ultimo discorso del "brillante compagno" Kim Jong-un o il notiziario di Ri Chun-hee, la "eroina del lavoro" che conduce dal 1974 il telegiornale ufficiale del regime. Bastera' una connessione alla rete intranet del Paese per avere accesso a 'Manbang', in coreano 'Ovunque', sorta di risposta di Pyongyang a Netflix. Il servizio 'on demand', annunciato dalla rete televisiva nordcoreana Kctv, consentira' di selezionare da un menu e visionare all'orario prescelto tutti i programmi trasmessi dai quattro canali statali disponibili sul territorio nazionale. Non solo materiale propagandistico o documentari sulle gesta dei vecchi presidenti ma anche video didattici, serie televisive locali (sovente a tema sportivo) e programmi di cucina. Per promuovere 'Manbang' Kctv ha intervistato proprio una casalinga che ha raccontato di essere riuscita a perfezionare una ricetta guardando e riguardando una puntata della sua trasmissione culinaria favorita.
Manbang, secondo Martyn Williams, direttore del sito North Korea Tech, "dimostra un progresso tecnologico ma non e' chiaro quante abitazioni in Nordcorea abbiano accesso a quel genere di linea ad alta velocita' sulla quale si basano servizi simili". Non e' infatti noto quanti siano i nordcoreani connessi alla rete intranet di Pyongyang, attivata nel 2000, che permette l'accesso a pochi siti approvati dal governo, laddove la libera navigazione su internet e' concessa a poche centinaia di alti funzionari e agli stranieri ospiti degli hotel a loro destinati. Kctv ha pero' riferito di "centinaia" di iscrizioni a Manbang nel distretto di Sinuiju, una delle tre citta' dove e' stato finora lanciato il servizio. (AGI)