L'Aia, 22 giu. - Sono la Repubblica Popolare Cinese e Hong Kong i piu' grandi esportatori di prodotti contraffatti: lo stima un rapporto di Europol, l'agenzia Ue di contrasto al crimine.
Secondo dati aggiornati al 2015, l'86% della contraffazione mondiale, pari a un valore che sfiora 400 miliardi di dollari, proviene dalla Cina e da Hong Kong. Europol sottolinea che il furto della proprieta' intellettuale e' "una delle piu' lucrose imprese criminali", che sara' favorita anche dall'uso crescente di rotte ferroviarie tra Cina e Europa, ritenute piu' agevoli a movimentare merce contraffatta rispetto ai collegamenti aerei o marittimi.
Shampoo, batterie, apparecchiature eletroniche, vestiti, giocattoli, medicinali, alimenti: e' assai vasta la varieta' delle merci soggette a contraffazione, che passa per i crocevia della Thailandia, di Singapore e della Turchia. Una consistente fetta del commercio illegale e' rappresentata dal contrabbando di sigarette, oggetto del 27% degli 88 mila interventi che sono stati operati alle dogane nel 2015.
"Le violazioni della proprieta' intellettuale sono diffuse nell'Unione europea e producono diversi effetti nefasti - dice il direttore di Europol, Rob Wainwright - che nuocciono alle nostre economie, generano enormi profitti illeciti per i gruppi criminali organizzati, senza contare che l'offerta crescente di falsi prodotti sanitari e di sicurezza provoca sovente danni fisici diretti ai cittadini". Un'altra attivita' fiorente e' la contraffazione di scarpe e abbigliamento, che comporta al commercio legale in Europa un danno di oltre 26 miliardi di euro, ossia il 9,7% dei ricavi complessivi, con pesanti effetti occupazionali stimati in una perdita di 363 mila posti di lavoro.
Intanto, un dilagante modo di elusione dei controlli consiste negli acquisti online, che consentono di vendere direttamente ai consumatori e spedire i prodotti in pacchetti suscettibili di passare piu' agevolmente per le frontiere.
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