Hangzhou - Non solo i grandi nomi dell’imprenditoria italiana, Hangzhou è pronta a sostenere anche le piccole e medie imprese che puntano alla Cina. E’ il messaggio del Business Forum nella città della Cina orientale che ospiterà a settembre prossimo il G20 e nel 2022 i Giochi Asiatici. Le aziende italiane si sono confrontate con le istituzioni e i partner locali e con le esigenze di innovazione e qualità contenute nel tredicesimo piano quinquennale cinese. “C’è una grande voglia di Italia e di piccole e medie imprese italiane, perché ci si rende conto che hanno la vitalità e la flessibilità per operare in questo mercato insieme a quelle cinesi - ha affermato l’Ambasciatore d’Italia in Cina Ettore Sequi - Questa è una missione di sistema per fare in modo che da parte cinese si prenda più chiaramente coscienza della vitalità dell'apparato produttivo italiano e dal fatto che siamo accomunati da una caratteristica che la Cina apprezza molto: la tradizione e la cultura, ma anche la forte spinta all’innovazione”.
Non solo colossi, ad Hangzhou "grandi opportunita per PMI"
Le affinità sul piano culturale tra Hangzhou e l’Italia sono state evidenziate anche dal vice sindaco di Hangzhou, Xie Shuangcheng. “Siamo convinti che questo forum sarà di stimolo agli imprenditori per gli scambi commerciali - ha affermato - Il governo di Hangzhou è pronto a sostenere gli sforzi delle imprese italiane”.
Al Business Forum organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, dal Consolato Generale di Shanghai, dall’agenzia Ice e dalla Camera di Commercio Italiana in Cina erano presenti alcuni dei marchi italiani più noti presenti da tempo nel gigante asiatico, come Leonardo Finmeccanica e Ferrero, assieme ad altre piccole e medie imprese dei settori dell’ambiente e dell’energia, della sanità e del design, come In3Act, Bracco Sine e Progetto Cmr. Amedeo Scarpa, coordinatore degli uffici Ice in Cina, ha sottolineato l’importanza dei distretti italiani, oltre ai grandi investitori già presenti a Hangzhou. “Dobbiamo trovare il modo per fare sì che dietro queste grandi locomotive arrivino anche le piccole e medie imprese, il sistema di distretti e le nostre eccellenze - ha affermato Scarpa - per le quali non basta dire che c’è un ambiente per gli investimenti favorevole, ma bisogna dire che c’è un network pronto ad accogliere un distretto italiano”.
Le opportunità per le imprese riguardano anche il settore dell’e-commerce. Da Hangzhou si è diffuso il fenomeno di Alibaba, il più grande gruppo di e-commerce al mondo, fondato da Jack Ma, e dal suo esempio sono nate altre realtà come Top Link, che propone di collegare in rete anche i piccoli esercizi commerciali con la vastissima platea di consumatori cinesi. Yang Qun, responsabile per l’Industria della municipalità di Hangzhou, ha sottolineato l’importanza degli investimenti italiani in questa area, a cominciare dalla creazione del nuovo stabilimento Ferrero. “In Italia abbiamo trovato l’innovazione coniugata alla tradizione - ha spiegato - siamo pronti ad affiancare con i nostri servizi gli investitori italiani”. L’accoglienza riservata alle imprese italiane è stata sottolineata anche da Sergio Bertasi, presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina. “La Cina punta all’upgrading delle proprie industrie - ha affermato - mentre le imprese italiane che vogliono espandersi vantano primati mondiali in molti settori strategici che possono essere interessanti per la Cina”. (AGI)