Bologna - Da Bologna al Vietnam, in particolare nella provincia di Binh Duong, 2 milioni di abitanti e dal 2020 con lo status di citta', che mira a essere riconosciuta come la 21esima Smart City nel mondo. Un obiettivo ambizioso per Datalogic, azienda leader nel mercato dell'acquisizione automatica dei dati e dell'automazione industriale, con 12 centri di ricerca e sviluppo nel mondo, 480 ingegneri e un patrimonio di oltre 1200 brevetti, in prima linea nel Paese asiatico.
Nel 2015 l'azienda - con oltre 2500 dipendenti distribuiti in 30 paesi tra Europa, Asia, Stati Uniti e Oceania - ha registrato un fatturato di 535,1 mln di euro (di cui l'8,5% in Italia, il 41,6% in Europa, il 30,1% in Nord America, il 13,4% in Asia/Pacific) e il 6,6% nel Resto del Mondo). "Datalogic e' presente in Vietnam da molti anni, con grande soddisfazione - spiega il Group Ceo Valentina Volta in un'intervista all'AGI -. Grazie ad una spiccata dinamicita' dei vietnamiti e a un'economia in crescita, e' diventato oggi un Paese di grande attrattivita' per investimenti da parte di realta' Italiane, ma non solo. Le autorita' locali sono inoltre molto attente a creare le migliori condizioni affinche' un'azienda possa instaurare collaborazioni proficue e durature con il Paese".
Come sara' la nuova smart city di Binh Duong?
"E' un progetto ambizioso che testimonia la volonta' del Vietnam di essere punto di riferimento, a livello mondiale, per il benessere dei propri cittadini anche grazie a soluzioni fortemente innovative. Una citta' intelligente, in cui i servizi siano automatizzati e tra loro interconnessi per una migliore qualita' della vita e del lavoro: cosi' provo ad immaginarla. Il tutto supportato da soluzioni innovative, come quelle offerte da Datalogic, per una migliore efficienza nei trasporti ed una maggiore sicurezza nella sanita', solo per fare qualche esempio".
Datalogic ha gia' partecipato a missioni di scouting in zona al fine di valutare eventuali partnership. I prodotti e le soluzioni innovative dell'azienda sono utilizzati in oltre un terzo dei supermercati e dei punti di vendita in tutto il mondo.
"Grazie alla nostra lunga presenza in Vietnam e alla preziosa collaborazione con Unioncamere che ha supportato le aziende emiliano-romagnole nel monitoraggio del territorio, possiamo dire di conoscere bene le peculiarita' della provincia di Binh Duong. La nostra idea e' che il contributo di Datalogic per il progetto della Smart City possa essere strategico, sia per la fornitura di soluzioni che in termini di know how.
Datalogic puo' intervenire, grazie alle proprie competenze maturate in oltre 40 anni di storia, nella ottimizzazione e innovazione dei servizi pubblici e in tutte quelle attivita' in cui sia richiesta una raccolta automatica, affidabile e veloce dei dati".
Si pensa anche alla costruzione di un ospedale internazionale vicino ad ogni parco industriale della zona, ben 28 nell'area in questione. Anche questo un campo che apre nuove prospettive.
"Grazie a questa mission, siamo in grado di offrire soluzioni dedicate al settore ospedaliero caratterizzate da plastiche speciali, resistenti ai comuni agenti chimici per la pulizia e con proprieta' antimicrobiche, per limitare la proliferazione dei batteri e tali da garantire la sicurezza del paziente".
Con l'inaugurazione dello stabilimento a Ho Chi Minh city nel 2009, Datalogic ha realizzato il piu' grande investimento di un'azienda italiana in Vietnam. E anche possibilita' di avere un piu' facile accesso al mercato prevalentemente asiatico della componentistica. Un bilancio positivo, dunque: ma qualcuno parlo' di delocalizzazione.
"Per rispondere al meglio alle loro richieste, le nostre soluzioni sono anche pensate in una logica 'glocal', per cui un prodotto viene ideato e studiato a livello globale, ma customizzato in base alle esigenze degli utilizzatori. Da qui la necessita' di essere presenti con strutture, di R&D, produttive e di assistenza in tutti i continenti, proprio come nel caso del Vietnam dove siamo presenti con un plant moderno e capace di rispondere alle esigenze del mercato asiatico. Il nostro "cuore pulsante" rimane comunque l'Italia, dove sono occupati oltre la meta' dei nostri ingegneri e dove nascono e vengono ingegnerizzati circa i due terzi dei nostri prodotti".
Agroindustria, packaging, meccanica: con oltre 760 mln di euro nei primi 9 mesi del 2016, secondo dati forniti da Unioncamere, l'Emilia Romagna punta a incrementare l'export con il Vietnam, paese in piena espansione economica, mentre la Regione si dice intenzionata ad investire sempre piu' sull'internazionalizzazione delle imprese. Che futuro vede per il Paese asiatico?
"Il Vietnam e' oggi un Paese riconosciuto da tutti come ricco di opportunita' di business. Noi che siamo presenti da molti anni possiamo confermare quanto si dice e affermare con orgoglio che ancora una volta siamo stati lungimiranti, anticipando le scelte e venendo, prima di molti ad investire".
Pensate a nuovi investimenti del gruppo in Vietnam?
"Datalogic crede profondamente nel cambiamento che il Paese sta vivendo. Il tutto e' dimostrato dalla forte presenza del Gruppo in loco, non solo tramite un Plant strategico, ma anche tramite investimenti sempre piu' significativi in un centro di ricerca locale che sta crescendo come importanza e competenze".
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