(AGI) - Vicenza, 10 lug - "Il Decreto, cosi' come proposto dal Governo, per gli azionisti-risparmiatori non prevede nulla. Anzi, ha l'effetto di una pietra tombale su qualsiasi concreta speranza di risarcimento per la truffa subita. La questione non puo' e non deve essere chiusa con le norme proposte perche' rappresenterebbe un'iniquita' di trattamento fra soggetti diversi che non puo' e non deve essere sancita dal Parlamento". Cosi' il sindaco di Vicenza Achille Variati in una lettera scritta al presidente del Consiglio, di Camera e Senato alla vigilia della discussione del decreto per il salvataggio delle due ex banche popolari Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. "In qualita' di Sindaco di Vicenza, citta' sede dell'omonima Banca Popolare, e di presidente dell'Unione delle Province Italiane, interpretando il pensiero di tanti amministratori di diverse regioni d'Italia, chiedo che il Decreto venga cambiato considerando, oltre gli interessi e la tenuta del sistema bancario italiano, anche i diritti legittimi degli azionisti-risparmiatori - ha infine concluso - Pur considerando le norme europee, le Camere hanno la possibilita' di adottare migliorie che possono ridare, almeno in parte, fiducia nelle istituzioni. Diversamente, gli esiti potrebbero rivelarsi assai gravi e per certi aspetti imprevedibili nella loro gravita'".(AGI)
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