Regioni: Umbria, iniziata discussione legge riordino Province
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Regioni: Umbria, iniziata discussione legge riordino Province

Regioni: Umbria, iniziata discussione legge riordino Province

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(AGI) - Perugia, 26 mar. - L'Assemblea legislativa dell'Umbriaha iniziato la discussione del disegno di legge della Giuntaregionale sul 'Riordino delle funzioni amministrativeregionali, di area vasta, delle forme associative dei Comuni'.Prima della pausa dei lavori si sono svolte le relazioni dimaggioranza e opposizione, affidate a Luca Barberini (Pd) eRaffaele Nevi (FI). Barberini ha spiegato che "la Regione dettanorme e funzioni delle Province e per l'esercizio associatodelle funzioni, ridisegna il proprio quadro normativo inun'ottica del sistema regionale, con il principio 'un ente unafunzione una risorsa', definendo funzionalita' organizzative edecisionali con un aumento della produttivita' della pubblicaamministrazione". "Saranno perseguiti obiettivi di efficienza erazionalizzazione - ha detto -, con un miglioramentocomplessivo della pubblica amministrazione conseguente alriordino delle funzioni provinciali non fondamentali, al finedi garantire la continuita' amministrativa, la semplificazionee la razionalizzazione delle procedere, nonche' la riduzionedei costi amministrativi, sempre nel rispetto dei principi disussidiarieta', adeguatezza e differenziazione. Viene previstala tutela dei lavoratori della pubblica amministrazione,riconoscendo la professionalita' acquisita in questi anni daidipendenti degli enti coinvolti. Si conferma che le funzioni inmateria di turismo e politiche sociali verranno svolte daiComuni in forma associata. Vengono riallocate nelle Province lefunzioni proprie della Regione, come viabilita' regionale,trasporti, funzioni amministrative lago Trasimeno e concessionispazi lacuali e pertinenze lago, tutto cio' che attiene allerisorse idriche". Nella sua relazione di minoranza Nevi hareplicato evidenziando che "si tratta di un atto importante cherisponde in modo affrettato e confuso alla riforma frettolosa epasticciata del Governo renzi". "Mancano criteri certi perprevedere azioni credibili ed attuabili - ha detto -. Avevamochiesto la predisposizione di un piano preciso e puntuale chepotesse rispondere con chiarezza ai lavoratori. Rimangonoinvece troppe incertezze".(AGI)Pg2/Sep
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