Sanita': Marroni, riforma e' garanzia per futuro in Toscana
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Sanita': Marroni, riforma e' garanzia per futuro in Toscana

Sanita': Marroni, riforma e' garanzia per futuro in Toscana

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(AGI) - Firenze, 3 mar. - Si scrive sistema sanitario toscano esi legge "sanita' per tutti, di qualita', pubblica, attenta alcittadino, alla prevenzione, alla innovazione, ricerca eformazione, alle persone che ci lavorano, alla suasostenibilita'". Cosi' ha esordito l'assessore alla SaluteLuigi Marroni, presentando in Aula una comunicazione sullaproposta di riordino del Servizio sanitario regionale. Qualefuturo per la sanita' toscana? Per rispondere a questa domanda,l'assessore e' partito dagli ultimi tre anni, in particolaredalla crisi economico-finanziaria del 2011 - che il governatoreEnrico Rossi defini' "uno tsunami" - con conseguente riduzionedei fondi disponibili per la salute di circa 1300 milioni dieuro, cui la Toscana ha risposto mettendo in campo azioni chehanno portato a "ottimi risultati". In sintesi: "pareggio dibilancio, dal sesto al primo posto nel punteggio Lea, inposizione di eccellenza nel piano nazionale esiti che misura ilivelli di qualita' delle cure, accordo di rilievo nazionalecon i medici di famiglia, potenziamento della reteterritoriale, approvazione dei Patti territoriali con al centroi piccoli ospedali". Se fino ad ora la Toscana ha dimostratoche e' possibile farcela, perche' la riforma? Una crisi ampia eprofonda spinge ad accelerare la riflessione su come costruireil futuro dell'assistenza sanitaria nel nostro Paese, prenderedecisioni, operare delle scelte per concorrere a una sanita'pubblica sostenibile ed equa, capace di tener conto deicambiamenti demografici, socioeconomici, epidemiologici etecnologici in atto: "l'innovazione tecnologica sara' la verasfida della sanita'" ha affermato l'assessore. Venendo al puntocruciale: "I costi dei servizi offerti ai cittadini toscani eil loro livello di qualita' non sono compatibili con la manovraprevista dal disegno di Legge di Stabilita' 2015 e daisuccessivi accordi - ha spiegato Marroni - questa manovranazionale per la Toscana significa complessivamente circa 441milioni di risorse in meno; per la Sanita', in particolare, lamanovra vale 210 milioni che diventano circa 250 milioni tenutoconto che dovra' coprire ulteriori costi crescenti, ad esempioper farmaci anti epatite, stimati in circa 40 milioni, per il2015". Non solo: "occorre tener conto della naturalelievitazione dei costi, stimata in 100 milioni di euro, quindidobbiamo confrontarci con una contrazione reale da circa 350milioni di euro". (AGI)
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