(AGI) - Firenze, 1 giu. - La ricostruzione degli investimenti patrimoniali e societari dal 1985 ad oggi a carico di un pregiudicato lucchese ha consentito ai militari del Gico del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Firenze di dare esecuzione a un provvedimento di sequestro pari a 17 milioni di euro. Il provvedimento d'urgenza e' stato emesso dal Tribunale di Lucca nell'ambito di un procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione antimafia, su proposta della procura della repubblica di Firenze - Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo. L'uomo, un 68enne, gia' esercente l'attivita' professionale di avvocato e condannato, con sentenza divenuta definitiva nel 2008, per associazione per delinquere di stampo mafioso e riciclaggio, in quanto coinvolto nei traffici illeciti perpetrati dal clan 'Prudentino' della Sacra Corona Unita -, nei cui confronti e' in corso, presso l'autorita' giudiaziaria lucchese, un procedimento per l'applicazione delle misure di prevenzione antimafia. Gli approfondimenti del Gico hanno portato alla scoperta della fittizia intestazione a familiari nonche' a prestanome degli investimenti. Le risultanze cosi' ottenute sono state raffrontate con i numerosi procedimenti penali nei quali l'avvocato e' risultato coinvolto negli ultimi 30 anni in varie sedi giudiziarie (Toscana, Lazio, Sicilia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), prevalentemente per reati fiscali e fallimentari connessi alla gestione di molteplici attivita' imprenditoriali (principalmente immobiliari ed agrituristiche) allo stesso riconducibili. Il sequestro d'urgenza ha riguardato: 5 aziende a Lucca e a Roma, nel cui patrimonio si rilevano 10 unita' immobiliari di pregio, 74 terreni - di rilevante superficie e taluni anche edificabili - nonche' di 2 autovetture di grossa cilindrata ed altre risorse finanziarie, per un valore complessivo stimabile in circa 17 milioni di euro. (AGI)
Red/Mav