Teatro Massimo: conti in attivo e abbonamenti a rate, nuovo socio
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Teatro Massimo: conti in attivo e abbonamenti a rate, nuovo socio

Teatro Massimo: conti in attivo e abbonamenti a rate, nuovo socio

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(AGI) - Palermo, 29 giu. - Risanamento, con un bilancio che peril secondo anno chiude in attivo, ma soprattutto rilancio;accessibilita' a tutti, con una politica dei prezzi'estensiva'; aumento della produzione; incremento deglispettatori; consolidamento sul piano progettuale e artistico,di una rete internazionale di rapporti. Il Teatro Massimo, a unanno dall'insediamento dei nuovi vertici, fa il bilancio deirisultati raggiunti e illustra le prospettive sul 2016, con unincremento consistente dei titoli e della produzione e lacrescita di circa 30 per cento delle aperture di sipario inSala Grande. Un incremento cui corrispondono innovativepolitiche di prezzo, con la possibilita' di pagarel'abbonamento a rate e con l'abbattimento del costo mediodell'abbonamento di una percentuale che va dal 10 al 19 percento, a fronte di un maggior numero di spettacoli. Il costodegli abbonamenti alla stagione 2016 andra' da 725 euro delprimo turno ai 37,5 del turno S1 riservato agli studenti.Numeri cui si accompagnano i dati sul risanamento, conl'approvazione del bilancio consuntivo 2014 con un avanzo diamministrazione di centomila euro, l'ingresso di un nuovo socionella compagine della Fondazione (Amap, che entra con 12 milaeuro all'anno per 3 anni), rapporti di coproduzione e diprogettualita' comune con una rete di Teatri nazionali einternazionali. "Abbiamo risanato rilanciando - ha detto il sovrintendenteFrancesco Giambrone - perche' non ha senso parlare dirisanamento ripiegandosi su se stessi, magari tagliando laproduzione, senza porsi in un'ottica di rilancio. Abbiamodeciso di rispondere alla crisi gestendo responsabilmente iconti, mettendo in sicurezza i bilanci e la Fondazione, eparallelamente incrementando la produzione, mettendo incantiere spettacoli di qualita' e politiche in grado diattrarre nuovi pubblici. "Il Teatro Massimo e' oggi un Teatroche risana, rilancia, produce - dice il sindaco e presidentedella Fondazione Leoluca Orlando - a dimostrazione che la buonagestione produce economia anche in tempi di crisi. Il TeatroMassimo oggi si conferma istituzione culturale di eccellenza,aperta, viva, vitale e di riferimento". "L'attivita' dirisanamento e rilancio del Teatro Massimo - dice l'assessoreregionale al Turismo, Cleo Li Calzi - e' in sintonia con gliobiettivi della riforma dei teatri pubblici della Sicilia cheho fortemente voluto per rilanciare il settore. Non e' certo uncaso che abbiamo voluto che fosse il Teatro Massimo, insieme adaltre istituzioni teatrali pubbliche regionali, a rappresentarela Sicilia ad Expo". I numeri dicono che nel 2013 le aperture di sipario in SalaGrande sono state 115, e nel 2016 saranno 145 (+26 per cento),mentre la produzione totale, compresa l'attivita' nelle altresale, e' stata di 137 nel 2013 a fronte di 243 del 2016 (+76per cento). Gia' i dati dei primi cinque mesi del 2015 parlanodi una crescita sensibile del numero degli spettatori (lapercentuale di occupazione media della Sala Grande e' stata del73,4 per cento, a fronte del 61,3 del 2013, +20 per cento),mentre continua il boom delle visite guidate: oltre 26 mila e500 nei primi cinque mesi del 2015 a fronte delle 18.200 nellostesso periodo del 2014, un incremento del 45 per cento. Undato diventato ormai significativo anche in termini dibilancio: 250 mila euro gli introiti nel 2014, oltre 300 milala previsione nel 2015. "Con il ricavato delle visite guidate,riusciamo a sostenere i costi di allestimento di una produzionedi opera", sintetizza Giambrone. Ma e' tutto il capitolo delleentrate proprie ad avviarsi verso la crescita nel 2015: oltrealle visite guidate e ai ricavi da affitto delle sale e degliallestimenti, gli introiti derivanti dal Caffe' del teatroaperto lo scorso marzo, la gara per i distributori automaticidi bevande e snack appena espletata, cosi' come un importantepeso avranno i risparmi ottenuti attraverso il ricorso allaConsip per la fornitura di servizi e dell'internalizzazione delbotteghino e dei servizi di vigilanza, attuati attraverso ilvirtuoso utilizzo di personale interno riqualificato attraversocorsi di formazione. Cosi', superata la grossa passivita' del2012 (oltre 3 milioni) e chiusi in attivo i bilanci 2013 e2014, si punta ad avere analogo risultato nel 2015: cosa checonsentira' di attingere alla quota del Fus messa adisposizione delle fondazioni virtuose che chiudono per treanni i bilanci con un risultato positivo. E si attende a giorniil via libera del ministero dell'Economia e delle Finanze alpiano di risanamento, che dara' al Teatro l'opportunita' diottenere un prestito di 8 milioni di euro a tasso agevolato:soldi che consentiranno di abbattere il costo dei mutuicontratti nel 2005 con la Banca popolare siciliana, alloraBanca di Lodi. Il mutuo, che ammontava a 20 milioni di euro, sie' ridotto adesso a 14. Il prestito da 8 milioni di euro loridurra' a 6. Il piano di risanamento ha gia' superatopositivamente il primo grado di approvazione, quello delcommissario governativo per la gestione del Fondo dirisanamento dei teatri in crisi. Superato il via libera delministero delle Finanze, l'ultimo step sara' quello delministero dei Beni culturali. Un risultato, quello delbilancio, ottenuto grazie a un rigoroso e attento controllo deicosti, soprattutto quelli del personale. Strategici in questosenso gli accordi sindacali che hanno consentito uncontenimento significativo dei costi del personale, attraversol'eliminazione o l'abbassamento di alcune indennita', l'esodoincentivato di 24 unita' di Personale, senza ricorrere alicenziamenti. Sulla stessa linea si muove l'accordointegrativo, oggi in via di definizione, che riordina tutto iltema del personale, parametrando le indennita' a criteri diproduttivita' e di produzione. Centrale il tema del riempimento della Sala: "Bisognariempire il Teatro. Questa, unitamente al livello artistico ealla qualita', e' la priorita' assoluta - ha detto ilsovrintendente - il Massimo non e' un luogo di un elite, ma e'uno spazio aperto a tutti. La possibilita' di pagare a ratel'abbonamento alla stagione 2016, ma anche l'aumentodell'offerta a fronte di un costo minore, vogliono essere moltopiu' che politiche di marketing. Vogliono dare un segnalepreciso alle famiglie, ai giovani, a chi in questo momento e'in difficolta' ma sente un bisogno di cultura, atutti".L'abbattimento dei costi dei biglietti si accompagna adalcuni nuovi servizi per il pubblico, come lo sportellodedicato agli abbonati e la possibilita' di comprarel'abbonamento telefonicamente e riceverlo a casa. (AGI).
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