(AGI) - Palermo, 21 set. - Il gup di Palermo, Alessia Geraci, ha disposto il rinvio a giudizio per Mered Medhanie Yehdego, il cittadino eritreo arrestato in Sudan il 24 maggio scorso ed estradato in Italia il 7 giugno accusato di essere "il generale", uno dei capi dell'organizzazione internazionale che si arricchisce attraverso il traffico di migranti. Il processo iniziera' il 16 novembre dinanzi alla IV sezione penale presieduta da Vittorio Alcamo. Per la Procura di Palermo quello e' "il generale", uno dei piu' pericolosi boss della tratta di esseri umani. Diversi gli elementi che lo confermerebbero. Tra cui il rinvenimento - nel cellulare sequestrato - di numerose foto di "organi umani" e "cadaveri sezionati". Per l'avvocato difensore, Michele Calantropo, invece si tratta di un "errore di persona": in cella ingiustamente da circa 4 mesi c'e' - questa la tesi difensiva - Medhanie Tesafamarian Behre, un rifugiato eritreo in Sudan che nulla a a che fare con Yehdego. Anche oggi l'indagato era in aula, guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria, in cui si e' svolta l'udienza, a porte chiuse. L'accusa ha depositato una perizia fonica che non ha prodotto risultati rilevanti poiche' non e' stato possibile comparare le conversazioni intercettate nel 2014 con le due del 2016. (AGI)
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