(AGI) - Palermo, 22 lug. - Nella memoria presentata al Gup dalla Procura di Palermo, nella quale si ribadisce che l'eritreo estradato dal Sudan e' il boss della tratta di migranti, viene ripercorso un passaggio drammatico gia' emerso in occasione della recente operazione "Glauco 3". E' quello in cui il pentito Atta Wehabrebi, il primo di questo ambiente, parla dei terribili 'medici del Sahara'. "Nel corso dell'interrogatorio reso dinanzi a questo ufficio in data 11 maggio 2015 - scrivono i sostituti procuratori Calogero Ferrara e Claudio Camilleri - il collaboratore ha riferito che lungo la strada del Sinai i migranti che non hanno avuto la possibilita' di corrispondere le somme pattuite vengono sistematicamente uccisi dalle organizzazioni criminali dedite al traffico di uomini al fine di estrarne gli organi avvalendosi di soggetti soprannominati 'medici Sahara'", organi poi venduti nel lucroso mercato clandestino. (AGI)
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