Mafia: Brusca, nessun estraneo a Cosa nostra per strage Capaci
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Mafia: Brusca, nessun estraneo a Cosa nostra per strage Capaci

Mafia: Brusca, nessun estraneo a Cosa nostra per strage Capaci

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(AGI) - Caltanissetta, 24 nov. - "Sulla strage di Capaci - miscusi la presunzione - il dominus ero io". Ad affermarlo e'stato il collaboratore di giustizia, Giovanni Brusca, deponendonell'aula bunker del carcere di Rebibbia davanti la Corted'Assise di Caltanissetta, nell'ambito del secondo processoprocesso per la strage di Capaci, in cui morirono il giudiceGiovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agentidella sua scorta. Il collaboratore, rispondendo alle domandedel Pm Onelio Dodero, si e' soffermato sulle fasi iniziali edesecutive della preparazione dell'esplosivo da utilizzare perla strage di Capaci, buona parte delle quali si svolsero nellavilletta di Antonino Troia. "Nella villetta di Antonino Troia,c'erano solo uomini di Cosa nostra. Non c'erano personeestranee, i lavori li ho condotti io. Non c'erano persone al dila' di Cosa nostra", ha sostenuto il pentito. Nella villettasono stati caricati 13 bidoncini di esplosivo. "Inizialmente -ha aggiunto Brusca- avevamo pochi bidoncini a nostradisposizione. Erano pochi, non bastavano. Ferrante e' andatoquindi a comprarne altri. Nella villetta di Troia si svolserole operazioni di travaso degli esplosivi". Il commando misuro'anche la lunghezza del canale di scolo del cunicolo sottol'autostrada da dove sarebbe transitato il giudice Falcone."L'abbiamo misurata attraverso una corda. E' statosemplicissimo". Il collaborante ha anche detto che si recavanella villetta di Troia in compagnia di Antonino Gioe' eGioacchino La Barbera. (AGI).
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