(AGI) - Catania, 23 ago. - "Non c'e' stata alcuna premeditazione, ma solo un fatto congiunturale dietro l'episodio di San Cono". Lo ha detto l'avvocato del foro di Caltagirone Pietro Marino che stamattina ha assistito durante l'interrogatorio di garanzia i fratelli Davide e Giacomo Severo di 23 e 32 anni e Antino Spitale di 18 accusati di avere compiuto un'imboscata contro quattro minori egiziani che stavano rientrando nel centro di prima accoglienza alle porte di San Cono. "Due dei miei assistiti che come ogni sabato e domenica si recavano in paese a comprare i dolci - ha aggiunto l'avvocato Marino - sono intervenuti per sottrarre il terzo indagato proprio durante un'aggressione da parte degli egiziani. In pratica si sono solo difesi, non c'e' stata alcuna imboscata. In questi giorni sono state scritte tante fesserie, ma ogni episodio che compone questa storia verra' chiarito in sede processuale". Il giudice delle indagini preliminari, Ivana Cardillo, che ha interrogato i tre si e' riservato di decidere sulla custodia cautelare e se tramutare il fermo in arresto. (AGI)
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