(AGI) - Palermo, 31 mag. - La svolta sul caso Almaviva, sancita stamane intorno alle 8.30, al ministero dello Sviluppo economico, dopo 17 ore di trattativa non-stop, e' condensata negli undici punti del verbale siglato dal Mise, dal ministero del Lavoro, da azienda e sindacati. Questi ultimi divisi tra sollievo e scetticismo, perche' gli esuberi, e non poteva essere diversamente, non vengono cancellati con un colpo di spugna, ne' con una firma sotto un'intesa. Ma il risultato, ottenuto sotto la regia della dinamica viceministro Teresa Bellanova, resta una buona notizia poiche' era imminente la scadenza della procedura che, scattata il 21 marzo, imponeva dal 5 giugno l'avvio dei licenziamenti. Cosi' il primo punto del verbale d'accordo spiega che ai fine di "una soluzione non traumatica" della vertenza, le parti convengono "nel gestire gli esuberi aziendali" - 2988 tra Palermo, Napoli e Roma - mediante la sottoscrizione di un contratto di solidarieta' difensiva, a fronte del quale - sancisce il secondo punto del testo - "la procedura di licenziamento collettivo avviata da Almaviva Contact e' revocata". Il contratto di solidarieta' avra' durata di sei mesi e decorrera' dal primo giugno, senza soluzione di continuita' alla scadenza del contratto di solidarieta' attualmente in corso di applicazione. Avra' attuazione nelle sedi operative aziendali delle tre citta' coinvolte, secondo modalita' e percentuali di riduzione oraria stabilite dalla parti sociali: Roma e Palermo 45%, Napoli 35%, e senza alcun peggioramento delle attuali condizioni reddituali dei lavoratori. La riduzione dell'orario di lavoro sara' pianificata quindicinalmente e potra' prevedere sospensioni dal lavoro - senza necessita' di preavviso - per effettuare interventi formativi di durata anche inferiore alla giornata, secondo la regolamentazione di dettaglio che sara' concordata tra le parti in un'intesa separata. Nel caso in cui la commessa sia gestita su piu' siti, alcuni impattati dal contratto di solidarieta' e altri no, gli eventuali picchi di attivita' verranno assorbiti, in via prioritaria mediante riduzione del ricorso alla solidarieta'. In base all'intesa, l'azienda anticipera' ai lavoratori il contributo di solidarieta', devolvendo agli stessi anche la quota di propria spettanza. Le amministrazioni competenti si impegnano al fine di accelerare le procedure che consentano la continuita' dell'erogazione del contributo. Entro sei mesi dalla sottoscrizione del contratto di soldarieta', le parti sociali sottoscriveranno un accordo "coerente con le negoziazioni gia' intercorse" e con gli impegni assunti l'8 aprile in merito "alla gestione della qualita', della produttivita' e dell'analisi del contatto a livello individuale", finalizzato a fornire "le imprescindibili leve distintive che consentano di essere competitivi". Tale accordo trovera' inizialmente applicazione, in via sperimentale, in alcuni siti produttivi e sara' oggetto di apposita verifica del tavolo di monitoraggio. Le parti sin d'ora concordano sulla possibilita' di gestire eventuali esuberi che dovessero residuare al termine dei sei mesi di contratto di solidarieta', attraverso il ricorso alla integrazione salariale, riconosciuta a favore del settore dei call center per un periodo massimo di dodici mesi. Passati sei mesi dalla sottoscrizione del Cds, l'azienda si impegna a ridurre gradualmente - su base trimestrale e in misura non inferiore al 5% - il ricorso alle misure di sostegno al reddito attraverso un incremento dei volumi di lavoro; tale riduzione sara' oggetto di una verifica nell'ambito del Tavolo mensile sino al raggiungimento del 20%. Almaviva si impegna, inoltre, al mantenimento dell'attuale sede logistica di Napoli e a esercitare un'opzione finalizzata a utilizzare, "in misura coerente con i volumi di servizio e con il perimetro occupazionale", l'immobile di via Marcellini a Palermo. Compito delle Regioni sara' quello di finanziare specifici programmi di formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori, "finalizzati all'accrescimento delle competenze nell'ottica di una maggiore competitivita' aziendale". Le parti saranno convocate con cadenza mensile presso il ministero dello Sviluppo economico per montorare la situazione occupazione e produttiva aziendale. Infine, il Tavolo di settore dei call cener, istituito permanentemente presso il Mise, con la presenza del ministero del Lavoro, continuera' a essere convocato periodicamente per affrontare le criticita' del settore "che richiedono urgenti interventi". (AGI)
.