(AGI) - Palermo, 24 mag. - E' stallo, come previsto, al tavolo convocato dal ministero del Lavoro e riunito oggi pomeriggio nella sede del Mise sulla vertenza Almaviva, per ragionare sugli ammortizzatori sociali e fermare il conto alla rovescia per i 2988 esuberi di Palermo, Roma e Napoli, citta' dove sono in corso sit-in. Da una parte i sindacati, dall'altra l'azienda. Al centro il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova piuttosto gelida con l'azienda. Dopo le prime fasi del confronto, le parti si sono prese una breve pausa di riflessione prima di riprendere. L'esponente del governo, alla societa' che chiedeva un tavolo permanente sulla vertenza e opposto un no agli ammortizzatori in assenza di soluzioni strutturali, avrebbe risposto che quello su Almaviva e' un tavolo permanente e che gli ammortizzatori a disposizione sono i sei mesi di Cds di tipo B, piu' altri 12 mesi di cassa integrazione; poi un fondo residuale istituito dalla legge Fornero per altri 18 mesi di ammortizzatori con le stesse caratteristiche della Cig. Una manovra per salvare i lavoratori e per avere il tempo di regolare efficacemente il settore. Le notizie che arrivano dal confronto innervosiscono le piazze e le sedi dei call center che chiedono risposte immediate e concrete entro il 5 giugno, quando si concludera' la procedura di mobilita'. (AGI)
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