(AGI) - Cagliari, 13 lug. - "Tempi cosi lunghi per l'erogazione dei premi comunitari non si erano mai visti. Quello che per noi e' un diritto sta diventando una concessione". Il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu torna a protestare contro la Regione per il blocco dei pagamenti e annuncia: "La fiducia e la pazienza sono finite e la piazza e' l'unica arma che ci rimane davanti ad interlocutori sordi che non colgono la gravita' del problema .
"Anche l'estate sta trascorrendo senza nessuna novita'. Ma sara' veramente un problema di non funzionamento dei programmi informatici si chiede il presidente riferito all ultima giustificazione arrivata da via Pessagno - o si nasconde qualcos'altro? Oppure ci hanno rifilato dei bidoni al posto dei sistemi informatici che abbiamo pagato a peso d oro? E mai possibile che nessuno paghi questi ritardi? Forse qualcuno, oltre a scaricare le colpe sempre su altri, qualche domanda sul proprio impegno dovrebbe cominciare anche farsela".
"Il refresh e' l'emblema di questa non politica", aggiunge il direttore dell'organizzazione di categoria, Luca Saba. "Su questo problema e' calato il silenzio. Sono trascorsi otto mesi da quanto nell'ottobre scorso, a parole, accolsero finalmente dopo un anno di tergiversazione la nostra proposta: una soluzione politica in cui l'ente pagatore nazionale Agea gira le competenze a quello regionale Argea, consentendo di riaprire i termini per il riesame della pratiche in anomalia e verificarle con i sopralluoghi nel campo".
"Ad oggi, anche su questo fronte", riferisce Cualbu, "non abbiamo nessun risultato dalla politica, mentre le aziende sono davvero su lastrico. Diverse rivendicano crediti che vanno oltre i 100mila euro. A questo punto non possiamo piu' trattenere la rabbia dei nostri soci davanti ad una politica che sa solo promettere e prendere tempo senza arrivare mai ad una soluzione". (AGI)
Red/Rob