Anziani maltrattati in casa d'accoglienza - Video
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Anziani maltrattati in casa d'accoglienza - Video
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Erano iniziate dopo segnalazioni di morti e lesioni sospette sugli anziani ospiti le indagini sulla casa di accoglienza. Quando e' stata messa sotto sequestro preventivo, nel giugno dell'anno scorso, la struttura di via Aosta si chiamava "Residenza Familia". Gli inquirenti già allora avevano ipotizzato reati come maltrattamenti sui pazienti e abbandono di persone incapaci, cui si erano aggiunti quelli di somministrazione di medicinali scaduti ed esercizio abusivo della professione medica.Diversi gli episodi che avevano fatto scattare le indagini: due morti sospette, un malato di Alzheimer ultrasettantenne che aveva rischiato di perdere un occhio dopo percosse, lividi sul corpo di alcuni degenti e il suicidio di una donna che si era lanciata dalla finestra. Le prime verifiche l'anno scorso avevano fatto emergere carenze igienico-sanitarie e un numero di operatori insufficiente a garantire un'adeguata assistenza agli anziani. I successivi approfondimenti, con l'uso di videocamere nascoste, hanno consentito agli inquirenti di documentare gli abusi, che contrastano con le immagini di volti sorridenti e il clima di armonia fra operatori e degenti con cui la cooperativa "L'Accoglienza" ha arricchito la sua pagina Facebook. La struttura non e' stata posta sotto sequestro e gli attuali ospiti, una ventina di persone, vi resteranno, assistiti dagli operatori non coinvolti nelle indagini. (AGI)
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