(AGI) - Taranto, 29 ago. - A 13 mesi dalla sentenza, pronunciata il 23 luglio 2015, la Corte d'Appello di Taranto ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale ha riconfermato la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente madre e figlia, accusate di aver ucciso, strangolandola, la quindicenne Sarah Scazzi ad Avetrana a fine agosto 2013. Sabrina era cugina di Sarah, mentre Cosima la zia. Gli avvocati degli imputati possono ora procedere col ricorso in Corte di Cassazione impugnando la sentenza di condanna. Depositate le motivazioni, sia pure in ritardo sui tempi previsti, rientra ora il rischio che Sabrina Misseri potesse essere scarcerata per decorrenza dei termini. Possibilita', questa, che era emersa nelle scorse settimane. Erano intervenuti in proposito l'Unione degli avvocati penalisti, contestando i tempi lunghi nel deposito delle motivazioni, ma anche Franco Coppi, che e' difensore di Sabrina Misseri, che ha parlato di lesione dei diritti della difesa. Il ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, ha anche inviato ispettori ministeriali a Taranto per accertare le cause del ritardo nel deposito delle motivazioni. La sentenza di appello si compone di 1277 pagine e 16 paragrafi, di cui 11 dedicati alla ricostruzione del delitto di Avetrana, e sara' ora la base per l'impugnazione in Cassazione. Nei mesi scorsi Sabrina aveva chiesto di poter trascorrere in un convento la detenzione - oggi invece e' reclusa insieme alla madre nel carcere di Taranto - ma la richiesta e' stata respinta dai giudici.(AGI)
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