(AGI) - Taranto, 24 ott. - Due persone, padre e figlio, sono state arrestate a Lizzano (Ta) dai carabinieri con le accuse, a vario titolo, di usura in concorso continuata, attivita' finanziaria abusiva e inosservanza della sorveglianza speciale. Si tratta di Cosimo Damiano Surgo, di 53 anni, gia' coinvolto nell'operazione "Re Mida" del 2008, conclusasi con il sequestro a suo carico di ville, appartamenti, locali commerciali, terreni ed autovetture per un valore complessivo di 7 mln, e di suo figlio Pasquale, di 30 anni. I militari hanno eseguito due provvedimenti cautelari in carcere emessi dal gip del Tribunale di Taranto, Vilma Gilli, su richiesta del sostituto procuratore Giovanna Cannarile. Le indagini hanno ricostruito l'attivita' illegale in danno di imprenditori residenti in provincia di Taranto e soprattutto di Lecce (Lecce, Porto Cesareo, Leverano, Copertino, Novoli e Sava) individuando 8 vittime, 5 sole delle quali hanno attivamente collaborato all'inchiesta. E' cosi' emerso che i Surgo, quando non erano riusciti a ottenere le restituzioni di denaro, con tasso d'interesse annuo che poteva arrivare anche al 200%, avevano concertato l'apprensione di immobili o di autovetture, avvalendosi anche dell'appoggio di pregiudicati del luogo per "convincere" le vittime a saldare quanto dovuto.I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Taranto.(AGI)
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