(AGI) - Torino, 30 nov. - E' in funzione da pochi giorni all'ospedale Molinette - Citta' della Salute di Torino, l'innovativa Pet - Psma per identificare precocemente la ripresa del tumore alla prostata, dopo un'iniziale apparente guarigione. Ogni anno sono 36.000 i nuovi casi di tumore alla prostata in Italia, dei quali 4.800 in Piemonte. E ogni anno 6000 pazienti (circa 800 in Piemonte) vengono curati con la prostatectomia radicale ed altrettanti ricevono una radioterapia. Con queste terapie in piu' dell'80% dei casi si assiste ad una completa remissione della malattia, testimoniata dal fatto che il PSA (il marcatore che ha portato a fare la diagnosi) si abbassa a valori che sono prossimi allo zero.
Tuttavia, dopo un periodo di guarigione apparente, che puo' durare anche anni, nel 30-40% dei pazienti il PSA ritorna a crescere in modo progressivo e costante, dapprima molto lentamente, poi in modo sempre piu' rapido.
La nuova Pet, introdotta all'ospedale Molinette, tra i primi centri al mondo ad utilizzarla, e' in grado di riconoscere con estrema precisione anche piccole aree di tumore alla prostata.
"Siamo molto orgogliosi - afferma Gian Paolo Zanetta, direttore generale della Citta' della Salute di Torino - di poter essere uno dei primissimi centri in Italia a mettere a disposizione del paziente affetto da tumore alla prostata questo nuovo strumento di diagnosi. La Pet-Psma ha dimostrato evidenti vantaggi rispetto alla Pet-colina nell'identificare una ripresa di malattia prostatica e localizzarne la sede precisa".
"Gli studi preliminari evidenziano che la Pet Psma e' in grado di identificare la recidiva di malattia in fasi molto precoci, - spiega il professor Gianni Bisi, direttore della Medicina Nucleare universitaria dell'ospedale Molinette di Torino - risultando pertanto utile anche in presenza di valori di PSA ancora molto bassi, cioe' nelle fasi iniziali della ripresa di malattia".(AGI)
Chc