(AGI) - Torino, 21 giu. - "Questo e' un messaggio che consegno alla nuova amministrazione comunale. Uno stimolo di riflessione per fare insieme. Cerchero' di spiegare al sindaco il mio punto di vista". Lo ha detto l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, durante la presentazione della sua lettera rivolta alla citta. Una missiva indirizzata alla comunita', dove i temi fondamentali sono tre: famiglia, giovani e poveri. Rispondendo alla domanda se vi sono dei punti in comune con il programma del neo sindaco Chiara Appendino, Nosiglia ha detto: "Anch'io ho sempre parlato di due citta', ma riferendomi alla gente. Ogni abitante di Torino deve mettersi in gioco per il bene dei suoi fratelli, a prescindere dalla loro nazionalita'". Poi la riflessione sulle periferie, altra questione affrontata da Appendino in campagna elettorale. "Il mio riferimento alla periferia e' anche antropologico e spirituale, non solo geografico. Perche' l'isolamento puo' esistere anche tra chi sta bene".
Nosiglia ha infine commentato l'astensionismo registrato all'ultima tornata elettorale definendolo "un dato molto negativo, che favorisce l'individualismo. Bisogna recuperare il senso di responsabilita' - ha aggiunto l'arcivescovo -. Ho paura che la gente che non va a votare poi non si impegni verso tanti altri problemi non politici e questo e' molto pericoloso".
(AGI)
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