(AGI) - Termoli (Campobasso), 18 lug. - Far conoscere la cultura molisana e le minoranze croate attraverso l'arte, suscitare interesse e curiosita' per la nostra regione e' uno degli impegni dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo (Aast) di Termoli e del Distretto Molise Orientale. L'occasione e' stata offerta dall'esposizione personale pittorica dal titolo "Architettura e Borghi Adriatici fluttuanti nel tempo" che per la prima volta ha ospitato una artista di origine molisana in Croazia. Protagonista e' stata Daniela Quici in arte "De Venexia" che ha portato con Aast e Molise Orientale per una settimana a Dubrovnik, e con le sue opere, il patrimonio architettonico del Molise. La mostra era inserita all'interno delle attivita' culturali estive della citta' di Dubrovnik, e si e' conclusa alla galleria d'arte "Hrvatska Matica Iseljenika" l'11 luglio scorso. A tenere a battesimo la manifestazione era presente anche Maja Mozara della Fondazione che opera a Dubrovnik. Grazie alla presenza di Daniela Quici, originaria dei centri croati del Molise, si e' potuto rappresentare la cultura e l'arte dei centri molisani che ancora vivono l'influenza e la cultura della Croazia. A sottolineare l'importanza della manifestazione la presenza della critica d'arte Andrea Batinic Ivankovic. Sotto la lente di critici d'arte, intellettuali, autorita' ed appassionati del genere e' cosi' finita anche la diaspora di cui e' parte la comunita' croata del Molise . La manifestazione ha avuto grande eco sugli organi di informazione locali tra i quali il "Dulist", il Foglio di Dubrovnik, che con i suoi articoli ha destinato spazi all'arte di Daniela Quici "De Venexia". Classe 1967, Daniela Quici veneziana di adozione e' stata premiata nel 2015-16 per la sua tecnica pittorica al premio internazionale "Gabriele D'Annunzio". Nelle sue rappresentazioni utilizza la cosiddetta pittura "materica" che permette di unire alla tecnica dell'affresco giochi di colori e riflessi sempre diversi di elementi ruvidi e stucchi lucidi. Con la tecnica in questione le tele assumono l'aspetto di intonaci, che nel caso di Daniela Quici, ricordano idealmente i paesaggi architettonici del Molise croato e della citta' di Venezia che ha sempre sentito vicino anche nel suo modo di intendere l'arte. Grazie a questa forma di pittura che ha come base l'intonaco e' possibile percepire non solo la forma ed il colore, ma anche la tattilita' del dipinto rendendo quasi reale la rappresentazione su tela. (AGI)
Red/Ett