(AGI) - Ascoli Piceno 29 ago.- Allarme agibilita' per le stalle e per la sistemazione degli animali, fuga dagli agriturismi. E' il primo bilancio degli effetti del sisma che ha colpito le campagne delle Marche, secondo quanto emerso in occasione dalla visita del presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo che con i componenti dell'Unita' di crisi ha incontrato oggi al campo base di Pescara del Tronto gli agricoltori della zona, assieme alla giunta della Coldiretti regionale.
Nei comuni colpiti dal terremoto, tutti in provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, ci sono oltre cinquecento aziende agricole ma gli effetti del sisma si sono fatti sentire anche sul resto del territorio, soprattutto, del Maceratese. La preoccupazione principale riguarda al momento l'agibilita' delle stalle e degli altri fabbricati aziendali. "Il sisma ha lesionato diverse strutture e si attendono ora i controlli per verificare l'entita' dei danni - dice Coldiretti. Il problema principale e' quello di trovare un'altra sistemazione per gli animali, principalmente mucche e pecore, in vista della stagione piu' fredda. Ma rischiano anche di restare interdetti i magazzini dove vengono ammassati fieno e cereali per l'alimentazione del bestiame". Un caso esemplare e' quello di Stefano Angeli, allevatore di Pieve Torina (Macerata) che nel terremoto del '97 perse tutto e che oggi si ritrova la stalla nuovamente danneggiata con la difficolta' di dover sistemare le oltre trecento pecore. Ma si segnalano anche piccole aziende che hanno avuto la casa e le strutture adiacenti lesionate. "Occorre riconoscere la specificita' dell'attivita' agricola e procedere al piu' presto - ha sottolineato il presidente della Coldiretti , Moncalvo - alle verifiche dei danni con sostegni per la ricostruzione e per la perdita dei redditi. Moratoria dei debiti da parte degli istituti di credito, sospensione delle bollette e delle scadenze fiscali e tributarie, anticipo delle risorse dovute dall'Unione Europea sono misure necessarie - ha aggiunto - per lenire una situazione di grave difficolta' e creare i presupposti per interventi di carattere strutturale riducendo al minimo la burocrazia".
Ma ai danni diretti all'agricoltura si sommano anche quelli indiretti. Se la produttivita' delle mucche rischia di calare, e' gia' certa, sempre secondo Coldiretti, la "fuga" dagli agriturismi delle zone terremotate, con i turisti che hanno abbandonato le camere subito dopo il terremoto, mentre sono numerose le disdette per i giorni successivi, per un fenomeno che sta interessando un po' tutte le strutture delle province colpite. Lo stesso problema sta riguardando i punti aziendali di vendita diretta, frequentatissimi in questo periodo dai vacanzieri a caccia di souvenir enogastronomici. (AGI)
Ap1/Bru