(AGI) - Ancona, 18 apr. - Scatta domani l'obbligo dell'etichetta d'origine per latte, formaggi, yogurt e altri derivati. Ad annunciarlo e' la Coldiretti regionale, sottolineando che il provvedimento rappresenta una buona notizia per il 15 per cento di cittadini marchigiani che, secondo Istat, mangiano formaggi tutti i giorni, ma anche per i nostri allevatori a cui oggi arrivano compensi oscillanti tra i 30 e i 40 centesimi, spesso al di sotto dei costi di produzione, e che ora potranno veder meglio valorizzato il proprio lavoro rispetto a una situazione che nel giro di dieci anni ha visto chiudere una stalla su tre. Secondo un primo monitoraggio condotto dalla Coldiretti a livello nazionale due confezioni di latte a lunga conservazione su tre sono gia' in regola con la nuova etichetta di origine mentre e' piu' variegata la situazione per yogurt e formaggi anche perche' il provvedimento prevede che sara' possibile, per un periodo non superiore a 180 giorni, smaltire le scorte con il sistema di etichettatura precedente anche per tenere conto della stagionatura. Il provvedimento e' scaturito dalla guerra del latte scatenata lo scorso anno dalla Coldiretti contro le speculazioni insostenibili sui prezzi alla stalla e riguarda, l'indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale e prevede l'utilizzo in etichetta delle seguenti diciture: a) "Paese di mungitura": nome del Paese nel quale e' stato munto il latte; b) "Paese di confezionamento e trasformazione": nome del Paese nel quale il latte e' stato condizionato o trasformato. Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine puo' essere assolta con l'utilizzo della seguente dicitura: "origine del latte": nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di piu' Paesi membri dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione e' stata effettuata, possono essere utilizzate - precisa la Coldiretti - le seguenti diciture: "latte di Paesi UE" per l'operazione di mungitura, "latte condizionato o trasformato in Paesi Ue" per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di piu' Paesi situati al di fuori dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione e' stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: "latte di Paesi non Ue" per l'operazione di mungitura, "latte condizionato o trasformato in Paesi non Ue" per l'operazione di condizionamento o di trasformazione.(AGI)
Red/Mav