Iraq: Consiglio lombardo approva mozione sostegno cristiani
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Iraq: Consiglio lombardo approva mozione sostegno cristiani

Iraq: Consiglio lombardo approva mozione sostegno cristiani

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(AGI) - Milano, 9 set. - Il Consiglio regionale lombardo haapprovato una mozione a sostegno dei cristiani perseguitati inIraq. Il documento presentato dalla Lega Nord, dopo esserestato modificato per andare incontro alle richiestedell'opposizione di centrosinistra, e' stato votato per punti.I primi quattro punti sono passati con il voto favorevole ditutte le forze politiche ad eccezione del Movimento 5 Stelleche non ha partecipato al voto perche', come spiegato dalconsigliere Eugenio Casalino, "pur essendo sensibili su questiproblemi le competenze sono a livello nazionale" e dunque ilConsiglio regionale non ha poteri in materia. Tra le richiestealla giunta regionale, in questi quattro punti, vi sono:l'assunzione di iniziative in sede internazionale, a partire daExpo 2015, affinche' sia riconosciuta la giusta importanza altema delle persecuzioni per motivi religiosi; l'adesionevolontaria da parte dei consiglieri regionali alla campagna'Adotta un cristiano di Mosul'. Il punto 5, invece,originariamente prevedeva l'esposizione della 'N' di Nazareno(simbolo con cui vengono marchiate le case dei cristiani inIraq) sui palazzi della Regione. Il centrosinistra, pero', haottenuto la modifica del provvedimento e si e' giunti a unaccordo per una esposizione temporanea all'interno di un eventodedicato. Questa parte del provvedimento e' poi passata con ivoti favorevoli di Lega Nord, Ncd, Forza Italia, Lista Maroni,Pd e Patto civico e con l'astensione del consigliere diFratelli d'Italia, Riccardo De Corato, che ha criticato lamodifica parlando di "poco coraggio". Infine il punto 6,introdotto su richiesta del consigliere leghista Pietro Foroni,e' stato votato dalla sola maggioranza di centrodestra e chiedealla giunta di intervenire presso il governo affinche' "sifaccia portavoce presso la comunita' internazionale della gravesituazione dei cristiani in alcuni paesi del mondo" e affinche'il governo "aderisca ad eventuali operazioni che richiedanoanche l'uso della forza". (AGI) Mi4/Fed
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