Fisco: arrestata famiglia monzese per bancarotta ed evasione
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Fisco: arrestata famiglia monzese per bancarotta ed evasione

Fisco: arrestata famiglia monzese per bancarotta ed evasione

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(AGI) - Milano, 23 mar. - Un'intera famiglia - madre, padre efiglio - di imprenditori monzesi e' stata arrestata perbancarotta ed evasione fiscale, con l'accusa di aver causato ilfallimento della loro azienda e di aver sottratto ai creditorioltre 4 milioni e mezzo di euro. Sequestrati beni agli indagatiper 1,6 milioni di euro. Le indagini, condotte dai finanzieridel gruppo Monza, sono iniziate a seguito del fallimento dellaFifa Film Srl di Agrate Brianza e sono state coordinate dalpubblico ministero della Procura monzese, Manuela Massenz. Partendo dalla relazione del curatore fallimentare,attraverso intercettazioni telefoniche, servizi diosservazione, perquisizioni, sequestri, accertamenti bancari euna rogatoria internazionale con le autorita' slovene - silegge in una nota -, magistrato ed investigatori hannoricostruito le cause del fallimento dell'azienda e le singoleresponsabilita'. Un complesso ed articolato disegno attraverso il quale, inbase all'accusa, la famiglia di imprenditori monzesi avrebbecausato un grave dissesto economico alla loro azienda,portandola al fallimento, facendo uscire dai conti societari,grazie ad artifici contabili, un vero e proprio fiume didenaro, un buco di oltre 5 milioni di euro, in danno deinumerosi creditori. E' servito oltre un anno ai militari dellaguardia di finanza ed alla magistratura per raccogliere tuttele prove e dimostrare i singoli fatti di bancarotta e di frodefiscale. Tutto e' iniziato con il passaggio di testimonenell'amministrazione dell'azienda di famiglia dal figlio alpadre. Una mossa che ha anticipato la cessione dell'unico ramod'azienda realmente produttivo - valore oltre 1 milione dieuro, ceduto a soli duecentomila euro - ad una nuova societa',creata ad hoc, le cui quote sono state poi trasferite adun'altra societa' di diritto inglese, la Widdock Limited. Undisegno ben congegnato, pensato per lasciare fallire la FifaFilm con i debiti e continuare l'attivita' con un'altra azienda"pulita", apparentemente non riconducibile agli indagati, oggipassata definitivamente di mano a imprenditori estranei aifatti, che operano regolarmente. Gli accertamenti in territorio britannico hanno, pero',permesso di svelare che dietro la societa' londinese c'era inrealta' la moglie dell'imprenditore brianzolo. I coniugi,inoltre, per dimostrare un totale distacco tra loro e lagestione delle societa' coinvolte, avevano pensato di farfigurare una separazione legale, senza, anche in questo caso,fare i conti con i finanzieri che li stavano intercettando e,che quindi, hanno smascherato il loro piano. Le indaginibancarie-finanziarie e l'esame della documentazione acquisitanel corso di perquisizioni disposte dal pubblico Ministerohanno permesso di accertate anche numerose distrazioni didenaro dalle casse della fallita verso i conti personali degliindagati, oltre un milione e mezzo di euro a titolo di rimborsofinanziamento soci. Svelato anche un altro metodo utilizzatoallo scopo di prosciugare i conti della fallita, consistitonell'annotazione di false fatture - per tre milioni di euro -emesse da societa' compiacenti o riconducibili a prestanomi.Soldi che sono finiti in parte su depositi bancari esteri, inSlovenia. Grazie ad una rogatoria internazionale e' statopossibile risalire ai prelievi del denaro da parte di duepersone compiacenti che si sono prestate a prelevare incontanti il denaro per conto degli arrestati. A finire incarcere colui che e' ritenuto il vero dominus dell'illecitodisegno criminoso, mentre ai domiciliari sono reclusi la moglieed il figlio, con l'accusa di bancarotta fraudolenta, per undanno alla fallita quantificato in circa 4,5 milioni di euro,ed una frode fiscale di circa 3 milioni di euro.(AGI)Red/Fed
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