(AGI) - Milano, 4 lug. - "Totale assenza di empatia nei confronti delle vittime": cosi' il gip di Milano Giusi Barbara definisce l'atteggiamento di Giuseppe Pellicano' di fronte alla morte dell'ex compagna e della coppia di giovani avvenuta nell'esplosione della palazzina di via Brioschi per una fuga di gas. Il giudice non ha convalidato il fermo non ritenendo un pericolo di fuga dell'uomo ma ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'accusa di strage (la Procura aveva chiesto la convalida). Il magistrato scrive nel suo provvedimento che Pellicano' ha agito "volontariamente" svitando il tubo nel gas della cucina poco prima dell 9 della mattina del 12 giugno scorso e determinando in questo modo una copiosa fuoriuscita del metano. Stando alla ricostruzione del magistrato, il pubblicitario sapeva che in casa c'erano la compagna e le figlie e avrebbe e messo in atto "un'azione volontaria e deliberata" per porre fine alle vicende che lo tormentavano. Inutile il tentativo della compagna di chiudere il rubinetto del gas quando si e' alzata per fare colazione, mentre non e' ancora noto l'innesco dell'esplosione. Il gip ha sottolineato che Pellicano' "ha reso le sue dichiarazioni con freddezza e lucidita'", non manifestando nessun rimorso per quanto accaduto. Inoltre, ha anche valorizzzato l'ipotesi del pm Elio Ramondini secondo il quale Pellicano' avrebbe fatto le prove 'generali' tra giovedi' e venerdi' quando avrebbe svitato e poi riavvitato il tubo del gas. (AGI)
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