(AGI) - Genova 1 ago. - "So che ci sono stati alcuni amministratori che hanno detto che non importa niente di quello che dice l'Unesco, ma credo che sia un grosso errore. L'Unesco da' un'opportunita': accompagnare le istituzioni del Paese ad un percorso di valorizzazione che poi si traduce in sviluppo". Lo ha detto il sottosegretario al ministero dei Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, oggi a Genova per siglare il protocollo d'intesa per la gestione del sito Unesco Porto Venere, Cinque Terre e isole Palmaria, Tino e Tinetto. Per la prima volta da quando l'area e' stata dichiarata Patrimonio mondiale dell'umanita' e inserita sotto la tutela dell'Unesco nel 1997, si e' ritenuto di estendere il piano di gestione anche agli otto Comuni dell'area interessata, oltre a Portovenere, per promuovere nel modo piu' ampio possibile il valore eccezionale del sito. L'accordo prevede che i soggetti si impegnino ad attuare in modo coordinato tutte le attivita' per raggiungere le finalita' dell'Accordo. "Tale riconoscimento puo' avere una grande ricaduta sul territorio grazie al percorso di valorizzazione che viene avviato. E' evidente che si dovranno trovare i fondi, visto che e' un territorio fragile che richiede interventi; di questo siamo tutti consapevoli" ha sottolineato il sottosegretario. Sara' l'ufficio Unesco costituito dal Parco Nazionale delle Cinque Terre e dal Parco Regionale di Porto Venere a monitorare tutte le azioni per la valorizzazione dell'area, in accordo con il Centro del Patrimonio Mondiale. "Si tratta di un'intesa operativa e tecnica tra enti di gestione, fondamentale per una serie di iniziative da mettere in campo per mettere in sicurezza e ripristinare il territorio, come il recupero della Via dell'Amore e la valorizzazione dell'isola Palmaria. Per questo - spiega il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti - ci auguriamo che arrivino fondi non solo dal ministero della Cultura. A questo proposito abbiamo un'interlocuzione aperta con il governo per utilizzo dei fondi europei Fsc e del ministero dell'Ambiente contro il dissesto idrogeologico".(AGI)
Ge4/Mav